A “Mattino Cinque News” il racconto di Alessandro che rischia di tornare in un centro di isolamento
A Shanghai la situazione peggiora di giorno in giorno. La città è in lockdown, che si teme possa proseguire fino a giugno. "Al momento la preoccupazione più grande è data dalle recinzioni che le autorità hanno messo davanti ai condomini, che penso siano una misura di contenimento per evitare che le persone vadano liberamente in giro. - racconta a "Mattino Cinque News" Alessandro, un italiano costretto in casa perché positivo - Evidentemente in alcuni posti il lucchetto ai cancelli non era sufficiente per trattenere la gente e, quindi, sono passati alle gabbie".
Numerosi morti in casa - "Ci sono stati solo un centinaio di morti per il Covid qui a Shanghai, ma ci sono stati molti deceduti in casa per altre malattie, perché il sistema sanitario è in piena paralisi e non consente l'accesso in ospedale per sottoporsi ad esempio alle chemioterapie" continua il racconto del ragazzo italiano.
La paura di Alessandro - "Rischio che mi riportino ancora in un centro d'isolamento, perché sono risultato di nuovo positivo. - spiega il giovane - L'amministratore di condominio mi ha chiuso in casa, ma non è escluso che decidano di riportarmi in uno di quei "lazzaretti", da dove sono uscito solo il 15 aprile scorso".