E' SUCCESSO IN THAILANDIA

Covid, documentato il primo caso di trasmissione del virus da gatto a uomo

A certificarlo alcuni ricercatori thailandesi. Il felino, appartenente a una famiglia affetta da coronavirus, avrebbe starnutito in faccia alla veterinaria, poi risultata positiva. La versione della variante Delta che l'ha contagiata era la stessa dell'animale

30 Giu 2022 - 22:35
 © Ansa

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Per la prima volta in assoluto è stata certificata la trasmissione del coronavirus da un gatto a un essere umano. A documentarlo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Emerging Infectious Diseases e realizzato dai ricercatori della Prince of Songkla University. Un felino, appartenente a una famiglia del Sud della Thailandia positiva al Sars-CoV-2, avrebbe contagiato la veterinaria starnutendole in faccia. Era già noto che i gatti potessero essere infettati dagli umani senza sviluppare gravi sintomi, ma finora non era mai stato dimostrato il contrario, ossia che la trasmissione potesse avvenire in senso opposto, dal felino all'uomo.

I dettagli della ricerca - Tutto sarebbe partito da un padre e relativo figlio originari di Bangkok, ricoverati per Covid nella città thailandese di Songkhla. Il loro gatto di 10 anni è stato inviato in una clinica veterinaria per essere sottoposto a un tampone, poi risultato positivo. Durante la visita avrebbe starnutito in faccia alla veterinaria, che indossava guanti e mascherina ma non la protezione davanti agli occhi. Dopo alcuni giorni la donna ha sviluppato la malattia senza però essere entrata in contatto con persone infette. Sottoposta all'analisi del genoma virale, si è scoperto che era stata contagiata da una versione della variante Delta che in quel momento non era diffusa a Songkhla, ma era uguale a quella del virus che aveva colpito il gatto e i suoi padroni. Da qui la deduzione presente nello studio che a contagiarla sia stato proprio il gatto.

Nessun allarme - Secondo gli esperti, non può esserci alcun allarme al momento perché resta sempre più probabile che il virus passi dall'uomo all'animale. Anzi, il fatto che ci sia voluto del tempo per documentare la trasmissione da gatto a essere umano potrebbe significare che questo sia un evento ancora poco comune. "Sapevamo da due anni che era una delle possibilità", ha commentato su Nature Angela Bosco-Lauth, esperta di malattie infettive della Colorado State University. Ma solo ora se ne è avuta certezza.

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