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La cosiddetta "variante inglese" del coronavirus non solo è la più diffusa negli Stati Uniti, ma rappresenta il 78% dei nuovi casi registrati a New York. La mutazione, classificata come di "particolarmente preoccupante" dai Centri per il controllo e la diffusione delle malattie, appare essere più contagiosa, in quanto "più appiccicosa", e "colpisce con più facilità i giovani".