A GENNAIO

Covid, inizia l'era dei vaccini: dopo Pfizer, tocca a Moderna e ad AstraZeneca

L'approvazione del rimedio di Moderna è previsto per il 6 gennaio, mentre quella per il vaccino sviluppato da AstraZeneca e Università di Oxford arriverà giovedì

28 Dic 2020 - 09:03
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© Facebook  | Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, è stato trai primi a vaccinarsi contro il Covid-19 all'interno della struttura in cui lavora
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Terminato il Vax Day, si guarda già alle tappe che, soprattutto dalla primavera all'autunno, scandiranno la vera e propria vaccinazione di massa. L'accelerazione dell'Ema per il rimedio dell'americana Moderna, il cui ok è previsto per il 6 gennaio, porterà 10,8 milioni di dosi. Dalla Gran Bretagna arrivano novità importanti anche per il vaccino sviluppato da AstraZeneca e Università di Oxford: il via libera arriverà "entro giovedì", mentre la distribuzione dovrebbe partire il 4 gennaio.

Si punta a una copertura dell'80%. In totale l'Italia ha opzionato 202 milioni di dosi del farmaco Pfizer, il 13,4% dell'Ue, "dotazione sufficiente per poter potenzialmente vaccinare tutta la popolazione e conservare delle scorte".

Il vaccino AstraZeneca - Gli esperti fanno sapere che il vaccino di AstraZeneca è "efficace al 95%", come quelli già approvati di Pfizer e Moderna, "ed è in grado di eliminare al 100%" i sintomi gravi che portano ai ricoveri per Covid-19, afferma l'amministratore delegato Pascal Soriot.

Tempi e dosi dei tre vaccini - Del vaccino protagonista di questa prima fase italiana ed europea, quello di Pfizer-BioNTech, sono previste 27 milioni di dosi: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo. Un evento pubblico dedicato ai cittadini l'8 gennaio porterà invece 10,8 milioni di dosi del farmaco Moderna: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. Ai 38 milioni di vaccini certi Pfizer e Moderna bisogna aggiungere quelli ulteriormente opzionati che l'Ue sta negoziando con le stesse due case farmaceutiche, e poi gli altri che arriveranno in approvazione. Per AstraZeneca opzionate sono state 40 milioni di dosi.

Altri vaccini - Alla fine dei processi autorizzativi l'Italia potrà contare, in caso vadano tutti a buon fine, anche su 26,92 milioni di dosi per il contratto con Johnson&Johnson. "Vale" invece 40,38 milioni di dosi il contratto con Sanofi e 30,28 milioni di dosi quello stipulato con CureVac. In arrivo forse per l'estate anche il vaccino tutto italiano di Reithera in collaborazione con lo Spallanzani. Si tratta di uno dei 65 vaccini in fase clinica che ha completato la fase 1.

Categorie prioritarie e somministrazioni nel 2021 - La prima tranche di circa 10 milioni di dosi nel primo trimestre 2021 (8,749 milioni di dosi Pfizer e 1.346mila di dosi Moderna appena ci sarà il via libera dell'Ema) servirà a vaccinare le categorie individuate come prioritarie nelle fase iniziale della campagna di immunizzazione. Tra queste figurano gli operatori e lavoratori sanitari e socio-sanitari (1.404.037 persone), il personale e gli ospiti delle Rsa (570.287) e gli anziani over 80 (4.442.048). Nelle fasi immediatamente successive a queste prime vaccinazioni le persone dai 60 e 79 anni (pari a 13.432.005) e la popolazione con almeno una comorbilita' cronica (7.403.578). Tra il secondo e il terzo trimestre insegnanti e personale scolastico, e le altre categorie di popolazione appartenenti ai servizi essenziali come Forze dell'ordine, personale delle carceri e dei luoghi di comunitaà Nel quarto trimestre tutti gli altri.

Come funzionano i dieci vaccini anti-Covid

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Non obbligatorio e gratuito - L'acquisto del vaccino è centralizzato, non obbligatorio e verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani in strutture pubbliche e, successivamente, con l'aiuto dei medici di base.

Logistica - Per i vaccini con catena del freddo standard si adotta un modello di distribuzione con un sito nazionale di stoccaggio e una serie di siti territoriali. I vaccini che invece necessitano di una catena del freddo estrema verranno consegnati direttamente dall'azienda produttrice presso 300 punti vaccinali sul territorio. Per la distribuzione saranno coinvolte le Forze armate.

Personale - Sono circa 19.400 medici e altri sanitari che si sono candidati per il reclutamento della campagna vaccinale. "Un risultato davvero confortante, speriamo di iniziare presto le selezioni", ha dichiarato il commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri.

Farmacosorveglianza - L'Aifa lavorerà per assicurare il massimo livello di sicurezza nel corso della campagna di vaccinazione. L'obiettivo è quello di predisporre una sorveglianza aggiuntiva sulla sicurezza dei vaccini stessi, monitorando gli eventuali eventi avversi. Sempre l'Aifa, inoltre, avvierà studi indipendenti e si è dotata di un comitato scientifico specifico per tutto il periodo della campagna vaccinale.

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