Parigi ha deciso anche un allentamento delle restrizioni: il 2 febbraio verrà eliminato l'obbligo di mascherine all'esterno e lo smart working.
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Il Parlamento austriaco ha approvato l'introduzione del vaccino obbligatorio contro il coronavirus ed è il primo Paese europeo a farlo. L'approvazione con la maggioranza necessaria dei voti è avvenuta dopo ore di battito in aula. La misura entrerà in vigore il 4 febbraio. La Francia, invece, tira un freno nell'immediato per contrastare l'ondata di Omicron e adotta il Super Green pass per locali e treni. Ma allo stesso tempo avvia un percorso di uscita dalla fase d'emergenza che inizierà il 2 febbraio, tra le altre cose con la rinuncia all'obbligo di mascherina all'aperto e al telelavoro.
La Francia ha registrato ancora una volta oltre 400mila nuovi contagi. Tuttavia ci sono alcuni "segnali incoraggianti", ha sottolineato il premier Jean Castex spiegando che "la variante Delta è diventata molto minoritaria, Omicron ha cominciato a calare e l'occupazione di letti in terapia intensiva diminuisce da una settimana".
Francia, rallentamento delle restrizioni Per questo il governo ha ritenuto opportuno programmare un primo rallentamento delle restrizioni: il 2 febbraio verrà eliminato l'obbligo di mascherine all'esterno, l'obbligo di smart working e cadranno i limiti di pubblico negli stadi, al cinema e a teatro. Il 16 riapriranno le discoteche. A fine mese sarà messo un termine al protocollo sanitario anti-Covid nelle scuole. Sarà necessario accelerare con le vaccinazioni, provando a convincere i tanti scettici. Da lunedì entrerà in vigore il Super Green pass, sul modello italiano, per accedere a bar, caffè, cinema e treni a lunga percorrenza.
Passi in avanti verso un ritorno alla normalità in Gran Bretagna, dove è scattata la prima fase della revoca delle restrizioni, dallo smart working all'obbligo delle mascherine nelle scuole. La seconda tappa scatterà il 27 gennaio, quando verrà eliminato l'obbligo legale delle mascherine nei luoghi pubblici e il mini green pass previsto per i soli accessi a discoteche o eventi collettivi di massa.
Sono misure proporzionate per evitare la paralisi economica e sociale, nella misura in cui l'aumento dei contagi non impatta in modo drammatico sui ricoveri. Su questo si va progressivamente orientando tutta Europa.
Vertice Ue dei ministri della Salute Di questo parleranno venerdì i ministri della Salute dei 27 convocati in via straordinaria dalla presidenza francese dell'Ue per coordinare le strategie nazionali.
Anche la Svezia ha ridotto i tempi di quarantena ed ha chiesto a chi lavora da casa di evitare i test per lasciare spazio alle persone che devono spostarsi fisicamente.