A “Controcorrente” il reportage dall’isola greca della movida
Poche persone per le vie del centro e aerei mezzi vuoti dall’Italia. Ecco Mykonos quest’estate, dopo l’introduzione del coprifuoco. All’una di notte si spegne tutto e i vacanzieri corrono nelle case in affitto o negli hotel. Molti turisti italiani hanno disdetto le prenotazioni, altri hanno deciso di andarci, ma sottolineano le contraddizioni: “Non c’è musica nei locali, ma l’autobus dall’aeroporto è pieno di un carro bestiame”.
Situazione illogica racconta un negoziante del luogo: “Il coprifuoco non migliora la situazione, la gente all’una di notte abbandona i ristoranti e i bar, ma si rintana nelle ville e lì proseguono le feste senza che ci siano controlli”.
Sull'isola sono stati aperti due covid hotel per i turisti positivi, ma le strutture sono poche per ospitare tutti i ragazzi che hanno contratto il virus. Tra di loro ci sono anche diversi italiani. Nei giorni scorsi alcuni nostri connazionali hanno denunciato una situazione fuori controllo e di non sapere dove andare a trascorrere la quarantena.