Mosca difende la dichiarazione, ma Parigi attacca: nessuna legittimità
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L'ex presidente ucraino, Viktor Ianukovich, ha tenuto una conferenza stampa per riaffermare l'illegittimità della sua deposizione. "Sono l'unico presidente legittimo e continuo a essere il comandante in capo dell'esercito", ha detto da Rostov sul Don. Intanto, prima che si svolta il referendum, il Parlamento della Crimea ha dichiarato l'indipendenza dall'Ucraina. Solo tre i voti contrari alla seccessione: 78 quelli a favore su 81.
Ianukovich ha poi annunciato la sua intenzione di tornare a Kiev e ha dichiarato illegittime anche "le prossime presidenziali in Ucraina". "Le nuove autorità ucraine vogliono mettere l'esercito sotto la bandiera di Bandera (il controverso eroe nazionale ucraino che collaborò con i nazisti) vogliono scatenare una guerra civile e intendono dare le armi in mano a militanti", ha aggiunto il deposto presidente ucraino.
Russia: "Indipendenza della Crimea è legittima" - La mossa del Parlamento della Crimea ha suscitato reazioni da tutto il mondo, con Parigi che dichiara l'indipendenza priva di legittimità politica. Ma Mosca insorge: la dichiarazione di indipendenza, si legge in una nota del ministero degli Esteri russo, "è assolutamente legittima". Mosca evoca lo statuto delle Nazioni Unite e la conclusione della corte internazionale dell'Onu del 22 luglio 2010 sul Kosovo. "La corte in quel caso - osserva la Russia - ha confermato il fatto che la proclamazione unilaterale dell'indipendenza da una parte dello stato non viola alcuna norma del diritto internazionale".
Via libera ai primi aiuti Ue a Kiev - La Commissione europea ha deciso di aprire unilateralmente le porte all'export ucraino. Lo hanno comunicato il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ed il Commissario al commercio, Karel De Gucht. L'apertura vale 500 milioni di euro l'anni ed è solo "il primo passo" del pacchetto di aiuti, ha detto Barroso. La prossima settimana, ha aggiunto, il Collegio dei Commissari della Ue darà il via libera al "sostegno macrofinanziario da un miliardo di euro" preparato dai servizi del vicepresidente Olli Rehn.
Sanzioni contro Mosca - Varsavia, intanto, ha annunciato che le sanzioni contro la Russia saranno in vigore a partire da lunedì. "L'Unione europea è pronta a imporle a partire da lunedì prossimo, 17 marzo", ha detto il premier polacco Donald Tusk.