DALLE BANCHE ALL'EXPORT

Crisi in Ucraina, scattano le sanzioni contro Mosca: anche le banche russe nel mirino dell'Ue

Biden ha già firmato il divieto per gli investimenti e il commercio degli Stati Uniti nelle regioni separatiste. Berlino sospende l'autorizzazione al gasdotto Nord Stream 2

22 Feb 2022 - 14:25
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Stati Uniti e Unione europea preparano un pacchetto di sanzioni verso la Russia dopo la sfida di Vladimir Putin sul Donbass. Joe Biden ha già firmato un bando sugli investimenti e le attività commerciali e finanziarie da parte degli americani nelle regioni separatiste dell'Ucraina, ma fonti vicine alla Casa Bianca assicurano che a breve saranno prese nuove misure.

Le ipotesi di Washington Nel pacchetto di sanzioni a cui l'amministrazione Biden sta lavorando, ci sarebbe anche il divieto alle istituzioni finanziarie statunitensi di elaborare transazioni con le principali banche russe. Lo riporta il sito della Reuters citando tre persone a conoscenza del dossier. Le misure mirano a danneggiare l'economia russa tagliando i rapporti bancari "corrispondenti" tra le banche russe prese di mira e le banche statunitensi che consentono pagamenti internazionali.

Anche le banche nel mirino dell'Ue A Bruxelles gli ambasciatori dei Paesi Ue (Coreper) hanno dato il primo via libera alle sanzioni che saranno finalizzate nel pomeriggio dalle autorità europee. Il pacchetto sul tavolo, spiegano in una nota congiunta i presidenti del Consiglio europeo, Charles Michel, e della Commissione europea, Ursula von der Leyen, contiene proposte "per prendere di mira coloro che sono stati coinvolti nella decisione illegale", nonché "le banche che stanno finanziando operazioni militari russe e di altro tipo in quei territori".

Sanzioni sull'accesso di Mosca ai mercati europei Tra le misure è inclusa anche "la capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi finanziari e dei capitali dell'Ue, per limitare il finanziamento di politiche aggressive che alimentano l'escalation". Le sanzioni proposte colpiranno anche "il commercio delle due regioni separatiste con l'Ue, per garantire che i responsabili sentano chiaramente le conseguenze economiche delle loro azioni illegali e aggressive". L'Ue, inoltre "si è preparata ed è pronta ad adottare misure aggiuntive in una fase successiva, se necessario, alla luce degli ulteriori sviluppi" della situazione. 

Tra i primi Paesi a reagire a Mosca c'è stata la Germania, che ha sospeso l'autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo stop nel processo di certificazione dell'impianto è stato annunciato dal cancelliere Olaf Scholz come risposta alle mosse di Mosca in Ucraina. "Sembra una cosa tecnica, ma è un passaggio amministrativo necessario, quindi non può esserci alcuna certificazione del gasdotto e senza questa certificazione, Nord Stream 2 non può iniziare a funzionare", ha affermato il Cancelliere.

Le misure decise da Londra Infine Londra, che ha riunito il Comitato di emergenza Cobra. Il premier Boris Johnson, insistendo che si tratta solo di una prima tranche di misure economiche cui ne seguiranno altre se la situazione non cambierà, ha annunciato sanzioni contro 5 banche russe e tre noti oligarchi considerati vicini al presidente Vladimir Putin. 

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