accordo tra l'azienda Purdue e diversi Stati

Dipendenza da oppioidi, negli Usa maxirisarcimento dal colosso dei farmaci Purdue: "Creò una pandemia"

La famiglia Sackler e la loro azienda pagheranno 7,4 miliardi di dollari: hanno provocato centinaia di migliaia di morti e portato alla tossicodipendenza milioni di americani con l'OxyContin

24 Gen 2025 - 10:56
 © Afp

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La famiglia Sackler e la loro azienda farmaceutica Purdue Pharma pagheranno 7,4 miliardi di dollari per "la crisi degli oppioidi", che ha provocato centinaia di migliaia di morti e portato alla tossicodipendenza milioni di americani. La somma è stata stabilita nell'accordo raggiunto con diversi Stati degli Usa e sarà destinata alle comunità e agli individui colpiti dagli oppioidi per programmi di assistenza e terapia. Si tratta del più consistente dei vari accordi che hanno visto coinvolte diverse aziende farmaceutiche e catene di farmacie, per la produzione e distribuzione di questi farmaci ad altissimo rischio di assuefazione. In particolare, è stato riconosciuto il ruolo dominante di Purdue nella creazione della "pandemia da oppioidi".

L'accordo da 7,4 miliardi di dollari, che rappresenta un risarcimento record dovuto per l'antidolorifico che ha reso dipendente un milione di americani, è stato stabilito "in linea di principio con i membri della famiglia Sackler e la loro azienda Purdue Pharma per il loro ruolo determinante nel creare la crisi degli oppioidi", ha affermato l'ufficio del procuratore generale di New York Letitia James in un comuicato.
 

Ma l'ultima tappa di questo lungo iter giudiziario iniziato deve ora ricevere l'approvazione finale della Corte Suprema: se arriverà, i Sackler verseranno fino a 6,5 miliardi di dollari in quindici anni. Purdue i restanti 900 milioni. Come riferisce La Repubblica, in base al preliminare, "la famiglia cederà il controllo della compagnia, il cui board verrà formato da Stati ed entità che hanno fatto causa, e non potrà più vendere oppioidi in Usa".

L'accusa

 Purdue e altri produttori e distributori di oppioidi sono stati, dunque, accusati di incoraggiare la prescrizione libera dei loro prodotti, attraverso strategie di marketing spregiudicate e allo stesso tempo nascondendo consapevolmente i rischi correlati all'assunzione di questi farmaci. Il colosso farmaceutico degli oppiodi era stato denunciato da amministrazioni locali, statali, comunità di nativi americani, cittadini. Alla procura generale di New York si erano uniti, in modo bipartisan, Stati a guida repubblicana e democratica, dall'Oregon al Tennessee, dal Texas alla California, elenca La Repubblica.

L'OxyContin, l'oppioide di punta prodotto e commercializzato fin dagli anni Novanta dall'azienda Purdue, è considerato responsabile della morte per overdose di centinaia di migliaia di persone negli Stati Uniti e, secondo una stima del Dipartimento di Giustizia, più di un milione di persone ne avrebbe abusato. Avrebbe innescato una catastrofe a livello nazionale: pazienti in cerca di sollievo dal dolore ridotti a zombie e rimasti intrappolati nella dipendenza.
 

I Sackler, che hanno un patrimonio di 11 miliardi di dollari, non avranno scudo legale dalle cause civili da cui avevano tentato, senza successo, di fuggire dichiarando bancarotta nel 2019.

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