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Altri tre alunni e un'insegnante feriti. Il ragazzo, arrestato poi dalla polizia, era noto alle autorità mediche per problemi di salute mentale e per un tentato suicidio un anno fa
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Una bambina di sette anni è morta mentre altri tre alunni - rispettivamente di sette, undici e quindici anni - e un'insegnate di 64 sono rimasti feriti stamattina nell'aggressione con un coltello nella scuola elementare Prečko, nell'omonimo quartiere della periferia ovest di Zagabria, in Croazia.
Il ragazzo è un ex studente della scuola e abita con i genitori nello stesso quartiere, poco distante dall'istituto scolastico frequentato da circa 1.200 alunni tra i sei e quattordici anni d'età. Nella sua ex scuola è entrato poco prima delle dieci aggredendo prima fisicamente un alunno in un corridoio per poi iniziare a colpire con il coltello altri che gli stavano vicino. L'insegnante, all'ultimo anno di lavoro a scuola prima di andare in pensione, è stata accoltellata per ultima, quando ha cercato di intervenire e fermare l'aggressore, riportando multiple ferite al petto per le quali è stata operata d'urgenza ed è ora in terapia intensiva.
La bimba colpita a morte, che frequentava la prima elementare, è deceduta malgrado i tentativi dei soccorritori di rianimarla. Anche gli altri tre alunni hanno subito ferite in varie parti del corpo, ma sono ora fuori pericolo. Dopo l'aggressione durata pochi minuti, il diciannovenne è fuggito in un ambulatorio distante alcune decine di metri dalla scuola dove, chiudendosi in bagno, ha tentato di suicidarsi con lo stesso coltello. La polizia, giunta sul luogo entro dieci minuti dalla prima segnalazione, è riuscita a fermarlo, mettendolo poi in stato d'arresto.
Il ragazzo era noto alle autorità mediche per problemi di salute mentale e per un tentato suicidio un anno fa. In una breve dichiarazione alla stampa la madre ha confermato che il figlio aveva disturbi psichici. "Qualche mese fa ha chiuso in casa me e la nonna, ci ha tolto i cellulari e preso le chiavi", ha raccontato la donna, sostenendo che il diciannovenne era sotto sorveglianza psichiatrica e che proprio stamane sarebbe uscito per una visita specialistica. "Avevo chiesto al medico di non dimetterlo, di tenerlo all'ospedale, perché a casa vivevamo tutti nel terrore", ha aggiunto la madre. Dall'ospedale psichiatrico è stato riferito che il giovane non si è mai presentato all'appuntamento. Il ministero della Salute ha ordinato un'ispezione dell'istituto per accertare le circostanze e l'adeguatezza delle cure.
La scuola si trova alla periferia ovest della capitale croata, dove sono arrivati il ministro dell'Interno Davor Bozinovic e della Pubblica istruzione Radovan Fuchs. Si tratta della prima aggressione di massa mai avvenuta in una scuola croata. Il premier Andrej Plenkovic ha parlato di una "grande tragedia" e ha dichiarato: "Esprimiamo il nostro rammarico e la nostra solidarietà alle famiglie dei bambini feriti. Le forze dell'ordine stanno cercando di determinare cosa sia successo esattamente in questo grave incidente".