Crolla la fiducia in Hollande: solo un francese su 10 crede nel presidente
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Mai un valore così basso per il titolare dell'Eliseo dal 1978. A massacrare Hollande è stato il libro della sua ex Valérie Trierweiler
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Record storico di impopolarità per il presidente francese, Francois Hollande. Dal 1978, l'indice di fiducia di un presidente francese non è mai stato così basso, al 13%, secondo il barometro TNS-Sofres per Le Figaro. A far crollare la fiducia dei transalpini nel proprio presidente è stato probabilmente anche il libro della sua ex, Valérie Trierweiler, la quale lo ha descritto come un bugiardo che finge di essere di sinistra.
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In particolare, secondo TNS Sofres-Sopra, solo il 13% dei francesi dichiara di aver fiducia nel presidente socialista, colpito dalla recente crisi di governo, dai dati neri sull'economia e dal recente libro al veleno della ex-compagna, Valérie Trierweiler. Rispetto al precedente barometro di TNS-Sofres, la popolarità di Hollande è calata di altri cinque punti.
Il libro di Valerie brucia tutti i record di vendita - Straordinario boom di vendite di "Merci pour ce moment", il libro-vendetta di Valérie Trierweiler, in cui la ex-premiére dame di Francia racconta la sua storia con Francois Hollande, fino alla drammatica separazione nel gennaio scorso, dopo le rivelazioni di Closer sulla love story segreta del presidente con l'attrice, Julie Gayet. A mezzogiorno e mezza, secondo un primo bilancio nazionale della Fnac - il grande mediastore transalpino - si è trattato del "miglior esordio degli ultimi cinque anni". Due volte meglio di "Cinquanta sfumature di grigio".
"Hollande di sinistra? Ma se odia i poveri" - Un ritratto spregevole: dalle pagine di "Grazie per il momento" emerge un Francois Hollande bugiardo, traditore, opportunista, a tratti volgare. Un uomo capace di spingere la sua compagna sull'orlo del suicidio per poi mandarle "sms d'amore" che fanno sprofondare tutto l'insieme nel ridicolo: "Ti riconquisterò come se tu fossi un'elezione". La Trierweiler racconta vigliaccate e goffaggini, l'insieme è esplosivo. Con un colpo basso finale, quello che più ha fatto infuriare i francesi, in rivolta su Twitter con l'hashtag "sans-dents", sdentati. Così, dice la Trierweiler, chiamava i poveri Hollande, il presidente che "si era presentato come colui che non ama i ricchi ma che in realtà non ama i poveri", puntualizza Valérie.
Le Monde: "E' morta la sacralità della presidenza" - Secondo Le Monde: "Il libro della Trierweiler, che l'Eliseo teme tanto, non rivela alcun segreto di Stato, non è nè una bomba, nè uno scandalo. E' molto di più: è un atto di decesso", la morte della "sacralità" legata alla figura del presidente francese, uno dei grandi pilastri della Republique, che in questi ultimi anni, anche a causa delle nuove tecnologie, si e' andata via via a sfilacciare, in una sorta di grande tam-tam dove ''tutto si mischia, il pubblico e il privato, l'intimo e il politico, in cui tutto e' ormai inestricabile''. Una diagnosi, quella di Le Monde, che alle orecchie di un italiano puo' suonare familiare.
La dèbacle economica del Paese - Ma c'è anche la crisi economica che morde il Paese a remare contro Hollande. A partire dal laceramento della gauche, con i ministri più a sinistra che hanno tuonato contro la politica economica del premier, Manuel Valls, scatenando la crisi di governo e il rapido rimpasto che ne è seguito, con i ministri più turbolenti mandati a casa. Ma questa e' stata anche la settimana in cui Michel Sapin, il fedelissimo ministro delle Finanze di Hollande, nonchè suo amico ed ex-compagno di studi, ha dovuto riconoscere che la Francia non riuscirà a mantenere gli obiettivi di tagli alla spesa, come previsto, per il 2015. Motivo, ha spiegato, il basso livello di inflazione. Conseguenza: il congelamento di alcune prestazioni sociali, tra pensioni e sussidi alle famiglie, produrranno meno risparmi del previsto. E' dunque ormai evidente che nonostante i ripetuti richiami di Bruxelles, Parigi non riuscirà a riportare il rapporto il deficit al 3% del Pil entro i termini stabiliti.