Il risultato grazie ai tre mesi di lockdown e alla campagna sprint di vaccini: dal 10 maggio nel Paese si comincia con i trentenni
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Crollo dei casi di Covid nel Regno Unito, dove l'Ons, equivalente britannico dell'Istat, indica nella settimana del 24 aprile un calo dei contagi ad una media di uno ogni mille abitanti circa: ai livelli minimi del luglio 2020 e venti volte meno rispetto al picco di gennaio, momento di massima espansione dell'aggressiva "variante inglese". Merito degli oltre 3 mesi di lockdown e della campagna sprint di vaccini.
Ma dopo le riaperture l'Rt risale - Gli ultimi dati dicono però che le recenti riaperture di diverse attività hanno fatto risalire di un decimale l'indice Rt di contagio, arrivato a un livello medio compreso ora tra 0,8 e 1,1 (oltre la soglia critica quindi) in alcune tra le aree più esposte.
Vaccini, dal 10 maggio si comincia con i trentenni - Intanto, nel Paese si estendono all'intera fascia degli over 40 le convocazioni per i vaccini, con il Regno Unito sempre più vicino al traguardo dei 50 milioni di dosi somministrate, inclusa una quindicina di milioni di richiami. E' quanto rendono noto il servizio sanitario nazionale (Nhs) e il governo di Johnson, precisando che dal 10 maggio scatterà poi il via libera di massa anche per gli over 35, con in vista l'obiettivo di coprire l'intera popolazione adulta over 18 almeno con la prima dose entro il 31 luglio.