Al via i tamponi per chi rientra dai Paesi a rischio
© IPA
© IPA
Ecco la classifica dei Paesi del Vecchio Continente più colpiti dal Covid-19 con +70% di positivi registrati nell'ultima settimana. A preoccupare di più è la zona balcanica e l'Est
Dalla Francia a Malta, dalla Spagna alla Grecia, passando per Croazia, Slovenia, Ungheria: nelle ultime settimane il coronavirus è tornato prepotentemente a gonfiare i numeri giornalieri di nuovi positivi e decessi. Complici la voglia di socialità e libertà a dispetto di quanto già passato, l'incremento degli spostamenti, la caduta di divieti, misure di contenimento del virus più blande. Ma il Covid-19 presenta puntualmente il conto: picchi del 70% in Francia, per esempio. Ma a preoccupare è soprattutto la Croazia con +174% nell'ultima settimana.
Allarme massimo dall'altra parte dell'Adriatico - Tra i Paesi europei che nella settimana dal 10 al 16 agosto, rispetto alla precedente, hanno registrato aumenti di positivi di oltre il 70% a far compagnia a Francia, Austria, Grecia e Malta ci sono Croazia, Slovenia, Ungheria, secondo gli ultimi dati settimanali del Centro europeo per Prevenzione e controllo delle malattie. L'aumento più allarmante, come detto, arriva proprio dalla Croazia: +174% del tasso di infezioni, da 7,8 casi per 100.000 abitanti a 21,5, mentre in Slovenia +102,6%, da 3,7 a 7,4 casi per 100.000.
I numeri europei - Con una media di 26mila nuovi contagi al giorno, l'Europa conta in totale il 17% dei casi mondiali, secondo gli ultimi dati diffusi dall'Oms che invita di nuovo a non abbassare la guardia, con un appello rivolto soprattutto ai giovani. "Diffondete il divertimento, non il virus. Proteggete i vostri genitori e i vostri nonni", ha ribadito Hans Kluge, dell'ufficio per l'Europa dell'Organizzazione.
In Italia come nell'Europa del Nord - Italia, Danimarca, Svizzera e Norvegia hanno registrato aumenti compresi tra il 46,9% e il 59,4%. Il Regno Unito ha registrato un aumento del 13,6%, da 8,7 casi per 100.000 a 9,9 casi. In confronto, in Italia l'aumento è del 46,9%: da 3,8 casi per 100.000 abitanti a 5,5 dal 16 agosto.
© IPA
© IPA
La situazione in Francia - Nella giornata del 20 agosto la Francia ha registrato un altro record di contagi da coronavirus dai tempi del lockdown con un boom di 4.771 nuovi casi in 24 ore. Cifre che tornano a spaventare. Ma il Paese non pensa al lockdown: "i danni economici sarebbero troppi", assicura il presidente Macron. "Il rischio zero non esiste", conclude.
Il quadro in Spagna - Anche il 20 agosto si sono contati oltre 3.300 nuovi contagi, più di mille a Madrid, e altri 16 morti in Spagna. Statisticamente parlando, sono 60,6 casi ogni 100mila abitanti, tasso finora mai registrato. Famiglie e opposizione criticano il governo socialista perché a poco più di due settimane dall'inizio delle lezioni non esiste ancora un piano per un rientro in classe in sicurezza.
Nell'Europa centrale - La Germania, tra i Paesi che ha gestito meglio la pandemia durante i primi mesi, ha registrato il 20 agosto 1.707 nuovi casi di infezione, il livello più alto da aprile, complici i rientri dalle vacanze e le riunioni familiari o tra amici, ha sottolineato il Robert Koch Institute. In Belgio è intervenuta la premier Sophie Wilmès per assicurare che tutti gli alunni torneranno a scuola il 1° settembre, come previsto, con mascherina obbligatoria per gli adulti e i ragazzi sopra i 12 anni.