Gli spettacoli del premio Nobel vietati in tutti i teatri turchi perché "contro lo spirito del Paese"
"Non capita tutti i giorni di essere accostati ai grandissimi della letteratura e del teatro. Mi sembra, però, che si siano dimenticati di qualcuno altrettanto importante: nell'elenco dei reietti mancano gli antichi greci e qualcuno della Commedia dell'Arte". Reagisce con ironia Dario Fo, premio Nobel italiano per la letteratura, alla notizia della messa al bando, in territorio turco, di tutte le sue opere.
La decisione, assunta formalmente dal Turkish State Theatres -l'ente di controllo delle rappresentazioni teatrali- ha anche vietato la messa in scena di autori classici come Anton Cechov e Bertold Brecht. Dopo le epurazioni negli apparati pubblici, la morsa del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, tocca quindi il mondo della cultura. Fo riassume così la scelta di Istanbul: "Dietro la messa all'indice delle nostre opere c'è la volontà di cancellare la cultura democratica occidentale".