Intelligence russa: Daria Dugina uccisa da una killer ucraina
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Il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, nega: "Non era un obiettivo tattico o strategico"
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Secondo l'intelligence americana, dietro l'omicidio di Darya Dugina, la figlia del filosofo ultranazionalista russo Alexander Dugin uccisa ad agosto in un attentato, ci sarebbe il governo ucraino. Kiev, per bocca del consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, smentisce: "Non era un obiettivo tattico o strategico". Gli Stati Uniti - precisano - "non hanno preso parte all'attacco, né fornendo informazioni né altre forme di assistenza", precisa una fonte al New York Times. I servizi Usa inoltre non sarebbe stati nemmeno a conoscenza dell'operazione.
L’omicidio di Dugina - Le fonti citate dal New York Times non conoscono l’identità dei mandanti dell’omicidio né sanno se Zelensky ne fosse al corrente. Alcuni sostengono che il vero obiettivo dell’attentato fosse Dugin in persona.
L'Ucraina, all'indomani dell'attentato mortale, ha negato qualsiasi coinvolgimento e ha continuato a negare la propria eventuale responsabilità quando è stata interpellata da Washington riguardo alle conclusioni dell'intelligence Usa.
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Sentito dal quotidiano americano Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky, ha ribadito che Kiev non è coinvolta nella morte di Dugina. "Non era un obiettivo tattico o strategico per l'Ucraina", ha dichiarato.