La talpa dello scandalo intercettazioni torna ad attaccare l'agenzia di sicurezza americana
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"La Nsa sta mettendo in pericolo il futuro di internet". E' l'allarme lanciato dalla talpa del Datagate, Edward Snowden, che per primo ha denunciato le violazioni della privacy commesse dall'agenzia di sicurezza americana. "Se permettiamo alla Nsa di agire anche in futuro in modo così sfrenato, allora la comunità internazionale dovrà accettare che gli abusi continueranno", afferma.
Snowden ha parlato attraverso una chat durante un dibattito al Sxsw festival, in corso a Austin, in Texas. Alla domanda sul giudicare se fosse meno grave che le aziende avessero accesso ai "big data", rispetto al governo, Snowden ha replicato: "Non ho nulla contro Facebook o Google. Possono fare ciò che vogliono,basta lo facciano con senso di responsabilità".
Tuttavia, mentre i privati "hanno dei doveri di fronte alla legge", e i cittadini "possono indire vie legali", il governo, invece "ha il diritto di violare i diritti delle persone", secondo Snowden. Anche Tim Barners-Lee, il fondatore di Internet, via mail, ha interrogato Snowden. Dopo averlo ringraziato per il suo lavoro, ha chiesto cosa avrebbe fatto se fosse stato chiamato a creare un sistema di controllo delle responsabilità: "Credo che quello sia il punto chiave", ha detto Snowden. "Creare un sistema di questo tipo è molto complesso, tuttavia l'America non ha neanche iniziato a pensarci. Il problema è che i sorveglianti non sono interessati alla sorveglianza".
Quindi ha criticato James Clapper, il direttore della Nsa, per aver mentito al Congresso. "Ora - aggiunge - abbiamo bisogno di un 'cane da guardia' che controlla il Congresso". Accuse anche ai programmi di sorveglianza di massa, citando il caso dell'attentato alla Maratona di Boston: "In quei giorni - attacca Snowden - stavano monitorando tutti, le comunicazioni di ognuno di noi, tranne che quelle dei sospetti".