Il segretario di Stato Usa conferma che molti prodotti del settore agroalimentare italiano potrebbero finire nella lista di Washington. Sul 5G attacca: "Non rischieremo la nostra sicurezza nazionale"
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Vino e parmigiano potrebbero essere colpiti dai dazi Usa. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa Mike Pompeo dopo la decisione presa dal Wto, che ha dato il via libera a Washington per la questione Airbus. La mossa dell'Organizzazione mondiale per il commercio, ha poi commentato Pompeo, "è quella che ci aspettavamo".
"L'Italia difenderà i suoi interessi nazionali su ogni campo, specie quello economico e commerciale", ha detto Luigi Di Maio replicando alle dichiarazioni del segretario di Stato Usa.
La questione del 5G cinese - Pompeo è tornato anche sulla questione del 5G cinese. "Se un'azienda italiana decide di investire o fornire attrezzature che hanno una rete che i nostri team di sicurezza nazionale ritengono rischiosa per la nostra privacy, allora dovremo prendere decisioni difficili", ha spiegato a SkyTg24 riguardo all'ipotesi di un ingresso del colosso cinese Huawei nel 5G italiano.
"Partner dell'Italia, ma non a scapito della nostra sicurezza nazionale" - "La nostra sicurezza nazionale agisce in modo molto diretto - ha sottolineato - ogni volta che prendiamo delle informazioni di sicurezza, facciamo in modo di garantire la privacy dei nostri cittadini e che queste informazioni attraversino reti sicure. Dobbiamo capire i rischi". "Vogliamo essere partner dell'Italia ma non sacrificando la sicurezza nazionale americana - ha concluso - perché c'è il rischio che gli avversari oppure il partito comunista cinese abbiano accesso a queste informazioni".
L'ambasciata cinese: "5G è nell'interesse dell'Italia" - Immediata la replica di Pechino che, attraverso l'ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua, "rifiuta fermamente le
accuse e ribadisce la volontà di impegnarsi per sviluppare il partenariato strategico globale con l'Italia". "Il segretario di Stato Usa Pompeo - sottolinea l'ambasciata - ha più volte puntato il dito contro la Cina, diffamandola volutamente. Il 5G non può danneggiare la sovranità e la sicurezza di alcun Paese" e "le aziende dell'ICT cinesi promuovono la cooperazione con i partner italiani, nel rispetto delle leggi italiane e nell'interesse dei cittadini".