La decisione, presa per punire Pechino accusata di rubare tecnologie alle aziende Usa, rischia di scatenare una guerra commerciale senza precedenti
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Donald Trump ha approvato dazi su una lunga lista di prodotti "made in China" per un valore di circa 50 miliardi di dollari. Lo riporta il Wall Street Journal, spiegando però come non sia ancora chiaro quando la stretta entrerà in vigore. La decisione, presa per punire Pechino accusata di rubare tecnologie alle aziende Usa e di violare i diritti sulla proprietà intellettuale, rischia di scatenare una guerra commerciale tra Usa e Cina senza precedenti.
Il presidente americano, racconta il Wsj, ha preso la decisione dopo un vero e proprio vertice con i suoi più stretti consiglieri della Casa Bianca e con alcuni dei massimi responsabili della sicurezza nazionale, del Tesoro e del dipartimento al Commercio. Una riunione durata circa 90 minuti in cui sono state confermate tariffe del 25% su un lungo elenco di beni che la Cina esporta in Usa. La lista stilata originariamente dagli esperti, secondo le bozze circolate nelle scorse settimane, riguardava circa 1.300 categorie di prodotti "made in China", a partire da quelli tecnologici.
Mosse e contromosse tra Washington e Pechino - Pechino ha già minacciato il varo a sua volta di un pacchetto di dazi su beni "made in Usa" anche in questo caso per un valore di 50 miliardi di dollari, compresi aerei e i semi di soia. Ma Trump ha già risposto ipotizzando dazi su altri 100 miliardi di dollari di prodotti cinesi, oltre a una stretta sugli investimenti di Pechino negli Usa che dovrebbe essere annunciata il 30 giugno.