A portare avanti la denuncia sono state 28mila ragazze che dovevano pagare l'affitto per esibirsi nei locali e versare al proprietario il 30% delle mance ricevute
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Un giudice federale di Detroit ha approvato l'accordo tra una class action portata avanti da oltre 28.000 ballerine e la catena di strip club "Deja Vu" che dovrà versare 6,5 milioni di dollari. Le ragazze, che dovevano pagare l'affitto per entrare nei club e versare il 30% delle mance ricevute, chiedevano di essere assunte regolarmente. Il nuovo accordo propone tariffe per le prestazioni e comporta modifiche a lungo termine nei salari.
Sei ballerine hanno presentato obiezioni all'accordo proposto affermando che la cifra pattuita fosse troppo bassa (circa 200 dollari a testa). Il Deja Vu potrà continuare a determinare, in accordo con la ragazza, se si tratti di impiegata o lavoratrice indipendente. Il giudice distrettuale di Detroit, Stephen Murpy, ha inoltre messo in guardia le ballerine: "Se i membri della class action dovessero continuare a litigare tra di loro c'è il rischio che non ricevano nulla".