elezioni presidenziali

Dibattito tv in Francia, Le Pen: "Contraria alle sanzioni su gas e petrolio" | Macron: "Dipendi dal potere russo"

Corsa all'Eliseo, 3 ore e mezzo di faccia a faccia in diretta tv in vista del ballottaggio di domenica 24. Macron batte Le Pen 59%-39% in un primo sondaggio dopo il dibattito

20 Apr 2022 - 22:02
 © Afp

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In vista del ballottaggio per le presidenziali, cruciale dibattito tv di 3 ore e mezzo tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. La sfidante è rimasta incerta e non ha convinto, lasciando a Macron gran parte dell'iniziativa. Le Pen si è dichiarata "in disaccordo con le sanzioni sul gas e petrolio russo. Non penso sia un buon metodo, non farà male alla Russia che venderà ad altri Paesi mentre farà molto male alla Francia". Dura la replica di Macron contro la candidata del Rassemblement National, accusata di "dipendere dal potere russo". Macron ha citato, in particolare, il prestito da 9 milioni di euro della Le Pen nei confronti di un creditore russo vicino a Putin. Primo sondaggio dopo il dibattito: Macron batte Le Pen 59%-39%.

Attaccandola sui suoi rapporti con la Russia, Macron ha ricordato a Le Pen di essere stata "tra le prime parlamentari a riconoscere il risultato dell'annessione della Crimea dalla Russia. Così è stato, e lo dico con molta gravità, perché lei è dipendente dal potere russo e dal signor Putin qualche mese dopo aver contrattato un prestito nel 2015 presso una banca russa vicina al potere, poi avete rinegoziato questo prestito con altri attori coinvolti nella guerra in Siria".

Quando parla con la Russia, ha proseguito Macron, "lei parla col suo banchiere" e non con dirigenti di un altro Paese. E ancora: "Forse è per questo che quando bisogna assumere scelte coraggiose ne' lei ne' i suoi rappresentanti sono presenti all'appuntamento". Quindi l'affondo: "Siete sempre stata ambigua su questo tema perché lei non è in una situazione da potenza a potenza, i suoi interessi sono legati a quelli della Russia". 

Le Pen: "Aggressione a Ucraina non è ammissibile" "Esprimo la mia solidarietà e la mia compassione assoluta al popolo ucraino", ha detto Marine Le Pen durante il dibattito. L'aggressione contro l'Ucraina "non è ammissibile", ha ribadito Le Pen, che durante la campagna elettorale è stata criticata per i suoi rapporti con Vladimir Putin. La candidata si è anche detta d'accordo con le sanzioni. contro gli oligarchi adottate dall'Unione europea. "L'unica sanzione con cui non sono d'accordo - ha puntualizzato - è il blocco delle importazioni di gas e petrolio russo". 

Macron batte Le Pen 59%-39% in un primo sondaggio dopo il dibattito Secondo il primo sondaggio pubblicato dall'istituto Elabe per Bfm-Tv, è stato Macron a vincere con largo distacco il dibattito. Il presidente francese è stato giudicato il più convincente dal 59% degli intervistati, la sfidante d'estrema destra dal 39%. Il 2% non si è pronunciato.

Le proposte economiche - Nel corso del dibattito, mentre Macron ha difeso le scelte che ha preso da presidente, la candidata del Rassemblement National ha annunciato di voler restituire "tra i 150 e i 200 euro al mese a ogni nucleo" familiare francese. Ho incontrato solo francesi che mi hanno parlato del loro potere d'acquisto e che non ce la facevano più". Da qui la promessa elettorale, da applicare attraverso varie misure, tra cui la riduzione dell'Iva sull'energia. Poi sulle pensioni: "Andarci a 65 anni - ha detto le Pen - è un'ingiustizia assolutamente insopportabile".

Sull'Europa - Marine Le Pen ha ribadito la posizione del suo partito: "Non c'è un popolo europeo, non c'è una sovranità europea, è lei, Monsieur Macron, che vuole parlare di sovranità europea e non di sovranità francese". "Voi non lo dite - ha incalzato Macron - ma volete far uscire la Francia dall'Unione europea". "Noi vogliamo cambiare l'Europa dall'interno e trasformarla in un'Europa delle nazioni libere e della cooperazione", ha risposto Le Pen. "Quindi diciamo che dite bugie su quello che proponete", ha replicato Macron. E quando Marine Le Pen ha ripreso il tema della "preferenza nazionale" nell'assunzione dei lavoratori, Macron ha ribadito che si tratterebbe "della fine della libera circolazione delle persone e delle merci". 

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