L'annuncio arriva da Trump: "Stanno tornando a casa con Pompeo"
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I tre prigionieri americani in Corea del Nord stanno tornando a casa. Lo annuncia Donald Trump su Twitter. "Sono lieto di informare che il segretario di Stato Mike Pompeo sta rientrando dalla Corea del Nord con tre persone che tutti vogliono rivedere. Sembrano in buona salute", twitta Trump. E poi ha aggiunto: "Atterreranno alla Andrews Air Force Base alle 2 del mattino (ora locale). Sarò lì ad accoglierli".
Secondo il Wall Street Journal la questione dei prigionieri americani era stata trattata da Pompeo nel suo viaggio a Pyongyang ad aprile, quando aveva incontrato anche Kim. Nei giorni scorsi il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa bianca John Bolton aveva auspicato il rilascio dei tre come "opportunità" per il Nord di "dimostrare la sua sincerità". E lo stesso Trump aveva twittato di star "sintonizzati" perché notizie erano vicine.
Chi sono i tre detenuti - I prigionieri sono tre americani di origini coreane. Kim Hak-song lavorava per l'Università di Pyongyang di Scienza e Tecnologia e sovrintendeva la fattoria per lo studio dell'agricoltura dell'istituzione educativa fondata dagli evancelici nel 2010, nella quale studiano rampolli della nomenklatura. E' stato arrestato a maggio 2017 su un treno diretto a Dandong, in Cina, per aver commesso "atti ostili". Nato a Jilin (Cina), ha studiato in un'università californiana.
Kim Sang-duk, conosciuto anche come Tony Kim, è stato arrestato ad aprile 2017 presso l'aeroporto della capitale, mentre tentava di lasciare il paese dopo aver insegnato diverse settimane presso la stessa università. E' un ex professore dell'Università di Scienza e Tecnologia di Yanbian, in Cina, vicino al confine con la Corea del Nord. E' un esperto di contabilità ed è descritto da uina fonte come un uomo "religioso e dfdevoto".
Kim Dong-chul è un uomo d'affari nato in Corea del Sud e di passaporto americano. E' stato condannato a 10 anni di duro lavoro per sovversione e spionaggio ad aprile 2016. Era stato arrestato a ottobre 2015, dopo aver ricevuto una chiavetta USB che conteneva dati e altre informazioni militari, secondo l'accusa. In un'intervista alla Cnn a gennaio 2016, Kim ha detto di essere naturalizzato americano, di vivere a Fairfax, in Virginia e di gestire servizi commerciali e alberghieri a Rason, la zona economica speciale al confine tra Corea del Nord, Cina e Russia. Un mese dopo il suo processo è apparso in una conferenza stampa organizzata dal regime di Pyongyang e si è scusato per aver tentato di rubare segreti militari per la Corea del Sud. I servizi sudcoreani hanno negato ogni coinvolgimento.