In base all'intesa raggiunta il tycoon pagherà 787,5 milioni di dollari grazie a un accordo in extremis
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Rupert Murdoch evita il processo con un accordo in extremis. Fox infatti ha patteggiato con Dominion Voting Systems, evitando così di portare sul banco degli imputati il tycoon australiano e molti volti noti del suo network televisivo. In base all'intesa raggiunta Fox pagherà 787,5 milioni di dollari, hanno detto i legali di Dominion fuori dal tribunale del Delaware dove tutto era pronto per il processo. "Fox ha ammesso di aver detto bugie su Dominion che hanno causato enormi danni alla mia società", ha poi spiegato l'amministratore delegato della società John Poulos, definendo il patteggiamento storico.
Dominion nel 2021 aveva fatto causa a Fox per diffamazione chiedendo danni per 1,6 miliardi di dollari. Al centro del contenzioso le teorie della cospirazione sulle elezioni del 2020 cavalcata da Fox che, in onda, ha definito più volte truccati a favore di Joe Biden i dispositivi di voto di Dominion e ha accusato i dipendenti della società di aver pagato mazzette ai funzionari elettorali. Alcuni in casa Fox hanno anche detto in diretta che Dominion aveva lavorato in passato per il leader del Venezuela Hugo Chavez. L'intesa è arrivata dopo che l'apertura del processo era slittata di un giorno e i 12 giurati che avrebbero dovuto decidere le sorti dell'azione legale per diffamazione erano stati scelti.
"Il patteggiamento riflette l'"impegno ad alti standard di giornalismo. Siamo lieti della decisione di risolvere la disputa con Dominion in modo amichevole, così da consentire al Paese di guardare avanti", ha commentato Fox. Per il network il patteggiamento evita un processo potenzialmente imbarazzante che avrebbe potuto creare difficolta' a Rupert Murdoch e al figlio Lachlan, esponendoli a critiche per la loro supervisione della copertura giornalistica