Il presidente americano: "Faremo un accordo equo con Pechino". L'annuncio di Elon Musk: "Da maggio lavorerò meno per Trump"
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L'amministrazione Trump vuole proseguire sul solco dei dazi tattici alla Cina, ma sta valutando una riduzione delle tariffe doganali per non indispettire ulteriormente i mercati. Secondo il Wall Street Journal, si potrebbe arrivare a imposte del 35% su prodotti non considerati strategici e fino al 100% su beni ritenuti sensibili per la sicurezza nazionale. Un alto funzionario della Casa Bianca ha riferito che il livello complessivo dei dazi potrebbe scendere a una fascia compresa tra il 50% e il 65%. Si tratta di una proposta simile a quella presentata nel 2024 dalla commissione della Camera sull'intelligence economica. Intanto l'Ue fa sapere che la sua politica confronti della Cina "si fonda sulla riduzione del rischio, non sul disaccoppiamento" economico. Lo ha detto il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis, dichiarando che Bruxelles è pronta a collaborare con Washington, "ma imporre dazi contro di noi non è il modo migliore per mantenere alleati". Mentre l'Fmi ha tagliato le stime di crescita per Usa e Cina sulla scia della guerra commerciale, Donald Trump ha ammesso, parlando con i giornalisti nello Studio Ovale, che gli effetti negativi dei dazi si sentiranno per un po' negli Stati Uniti. Dopo giorni di attacchi al capo della Fed, Trump ha assicurato di non aver "alcuna intenzione" di licenziare Jerome Powell. Intanto Elon Musk ha affermato che da maggio ridurrà il lavoro per l'amministrazione Trump per concentrarsi su Tesla (i cui utili nel primo trimestre sono crollati del 71%, a 409 milioni di dollari). Le Borse europee chiudono in positivo: Milano +1,42%.
"La politica dell'Ue" nei confronti di Pechino "si fonda sulla riduzione del rischio, non sul disaccoppiamento" economico. "Condividiamo tuttavia con gli Stati Uniti una serie di preoccupazioni, in particolare riguardo alla sovraccapacità industriale cinese e alle pratiche non di mercato, e siamo pronti a collaborare con Washington per affrontare questi problemi. Ma imporre dazi contro di noi non è il modo migliore per mantenere alleati". Lo ha detto il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis.
Le guerre tariffarie e commerciali minano "i diritti e gli interessi legittimi di tutti i Paesi, danneggiano il sistema commerciale multilaterale e hanno un impatto sull'ordine economico mondiale". Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping, incontrando l'omologo azero Ilham Aliyev, in visita a Pechino. Xi, secondo i media statali, ha affermato che la Cina è disposta a collaborare con l'Azerbaigian "per tutelare il sistema internazionale con l'Onu al centro e l'ordine basato sul diritto internazionale" allo scopo di "proteggere con decisione i rispettivi diritti e interessi legittimi e di difendere l'equità e la giustizia internazionale".