Il presidente americano: "Faremo un accordo equo con Pechino". L'annuncio di Elon Musk: "Da maggio lavorerò meno per Trump". Le Borse europee chiudono in positivo
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Donald Trump intende esonerare le case automobilistiche da alcuni dei dazi più elevati che ha imposto. Lo riporta il Financial Times. Per il settore auto l'esenzione è una vittoria e arriva dopo diverse pressioni. L'amministrazione Trump vuole proseguire sul solco dei dazi tattici alla Cina, ma sta valutando una riduzione delle tariffe doganali per non indispettire ulteriormente i mercati. "Entro due-tre settimane accordi con diversi Paesi, forse anche con Cina", ha detto il tycoon. Secondo il Wall Street Journal, si potrebbe arrivare a imposte del 35% su prodotti non considerati strategici e fino al 100% su beni ritenuti sensibili per la sicurezza nazionale. Per il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis, Bruxelles è pronta a collaborare con Washington, "ma imporre dazi contro di noi non è il modo migliore per mantenere alleati". Mentre l'Fmi ha tagliato le stime di crescita per Usa e Cina sulla scia della guerra commerciale, Donald Trump ha ammesso, parlando con i giornalisti nello Studio Ovale, che gli effetti negativi dei dazi si sentiranno per un po' negli Stati Uniti. Dopo giorni di attacchi al capo della Fed, Trump ha assicurato di non aver "alcuna intenzione" di licenziare Jerome Powell. Intanto Elon Musk ha affermato che da maggio ridurrà il lavoro per l'amministrazione Trump per concentrarsi su Tesla (i cui utili nel primo trimestre sono crollati del 71%, a 409 milioni di dollari). Le Borse europee chiudono in positivo: Milano +1,42%.
"Stiamo valutando la possibilità di incontrarci" anche se "al momento non c'è nulla di confermato". Lo ha detto Paula Pinho, portavoce della presidente della Commissione Ue, interpellata nel briefing con la stampa in merito a un possibile incontro della presidente dell'esecutivo Ue Ursula von der Leyen con il presidente Usa Donald Trump a Roma. "L'obiettivo principale" del viaggio di von der Leyen a Roma "è davvero il funerale di Papa Francesco". "Se si presenteranno altre opportunità, a margine del funerale, allora saranno, ovviamente, d'aiuto".
La Cina ha smentito seccamente il presidente Usa Donald Trump, affermando che non è in corso alcuna trattativa sulla questione dei dazi, come ha detto il leader americano. "Tutte queste sono notizie false" ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun durante la quotidiana conferenza stampa, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di Trump. Guo ha sottolineato che Cina e Stati uniti non hanno avviato alcuna consultazione o negoziato sulla questione dei dazi, e tanto meno raggiunto un accordo.
Le guerre tariffarie e commerciali "non hanno vincitori. La Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere". Lo ha dichiarato il presidente Xi Jinping, affermando di essere "disposto a collaborare con altri Paesi per rispondere alle varie sfide attraverso l'unità e la cooperazione". L'obiettivo è "salvaguardare i propri diritti e interessi legittimi, sostenere le regole del commercio internazionale e l'equità e la giustizia a livello internazionale".
L'amministrazione Trump sembra aperta a negoziare con Harvard dopo la causa intentata al governo federale dalla celebre università sulla questione del possibile stop al finanziamento statale. Lo riferisce il sito della Cnn citando una fonte vicina alle trattative.
Donald Trump ha detto che avrà diversi incontri a Roma in occasione dei funerali del Papa, ma non ha voluto specificare con chi. "Sì, certo. Ho molti incontri in programma", ha detto ai reporter nello studio Ovale. Quindi ha preannunciato che nella delegazione Usa ci saranno altre persone, oltre a lui e Melania, e si è detto convinto che sarà "una cerimonia bellissima".
"C'è un contatto diretto tra Usa e Cina" per un accordo commerciale. Lo ha detto Donald Trump ai reporter nello studio Ovale, smentendo apparentemente il suo segretario al Tesoro.
"Mi piacerebbe tenere Elon Musk a lungo" nel governo. Lo ha detto Donald Trump.
Donald Trump intende esonerare le case automobilistiche da alcuni dei dazi più elevati che ha imposto. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali il presidente intende escludere i componenti dalle tariffe imposte sulle importazioni dalla Cina per il fentanyl, ma anche da quelli sull'acciaio e l'alluminio. Le esenzioni lasceranno in vigore dazi al 25% su tutte le auto prodotte all'estero. Un altro 25%, che scatterà 3 marzo, resterà in atto per i componenti. Per le case automobilistiche l'esenzione è una vittoria e arriva dopo una intensa azione di lobbying.
Gli Stati Uniti concluderanno "grandi accordi" commerciali con diversi Paesi e questo "accadrà nelle prossime due-tre settimane". Lo ha detto Donald Trump. In questo arco di tempo, un accordo "potrebbe esserci anche con la Cina", ha aggiunto il presidente.
Chiusura in forte rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,42% a 36.457 punti. Brillanti anche le altre principali Borse europee. Francoforte registra in chiusura +3,14% a 21.961 punti, Parigi +2,13% a 7.482 punti e Madrid +1,6% a 13.205 punti. Più cauta Londra (+0,9% a 8.403 punti).
"Avremo un accordo equo con la Cina": lo ha detto Donald Trump parlando dei dazi con i reporter alla Casa Bianca.
L'American Association of University Professors e altri gruppi universitari hanno chiesto ad un giudice federale del Massachusetts di bloccare la revoca dei visti e la detenzione di studenti e studiosi non cittadini in tutti gli Stati Uniti da parte dell'amministrazione Trump. Lo riporta il New York Times. La causa arriva dopo che oltre 1.000 studenti e accademici internazionali hanno visto i loro visti cancellati nelle ultime settimane, a volte per banali violazioni del codice della strada o senza alcuna causa evidente, secondo i documenti depositati in tribunale
L'amministrazione Trump sta valutando la possibilità di ridurre i dazi sulle importazioni cinesi, in alcuni casi dimezzandoli, nel tentativo di allentare le tensioni con Pechino. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali Donald Trump non ha al momento preso una decisione definitiva. Le tariffe alla Cina potrebbe scendere fra il 50 e il 65%, ma è anche allo studio un approccio a più livelli, con dazi al 35% sui beni dalla Cina non ritenuti una minaccia alla sicurezza e al 100% per i prodotti invece considerati strategici per gli interessi americani.
Wall Street apre positiva con l'apertura di Donald Trump alla Cina e le rassicurazioni del presidente su Jerome Powell. Il Dow Jones sale dell'1,86% a 39.929,19 punti, il Nasdaq avanza del 3,44% a 16.863,81 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso del 2,55% a 5.423,28 punti.
L'impatto di una maggiore spesa per la difesa in Europa dipenderà "dalle modalità di finanziamento, dalla risposta della politica monetaria agli shock della domanda e dalle ricadute regionali". Lo ha sottolineato il Fondo monetario internazionale, aggiungendo che "potrebbero tuttavia emergere vulnerabilità di bilancio, se i Paesi non riuscissero a delineare un piano credibile per finanziare gradualmente un maggiore esborso che includa un mix di aumenti delle tasse e tagli della spesa".
"La politica dell'Ue" nei confronti di Pechino "si fonda sulla riduzione del rischio, non sul disaccoppiamento" economico. "Condividiamo tuttavia con gli Stati Uniti una serie di preoccupazioni, in particolare riguardo alla sovraccapacità industriale cinese e alle pratiche non di mercato, e siamo pronti a collaborare con Washington per affrontare questi problemi. Ma imporre dazi contro di noi non è il modo migliore per mantenere alleati". Lo ha detto il commissario Ue per l'Economia, Valdis Dombrovskis.
Le guerre tariffarie e commerciali minano "i diritti e gli interessi legittimi di tutti i Paesi, danneggiano il sistema commerciale multilaterale e hanno un impatto sull'ordine economico mondiale". Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping, incontrando l'omologo azero Ilham Aliyev, in visita a Pechino. Xi, secondo i media statali, ha affermato che la Cina è disposta a collaborare con l'Azerbaigian "per tutelare il sistema internazionale con l'Onu al centro e l'ordine basato sul diritto internazionale" allo scopo di "proteggere con decisione i rispettivi diritti e interessi legittimi e di difendere l'equità e la giustizia internazionale".