Il Pentagono ferma il cyber spionaggio contro la Russia. Trump registra il record di ordini esecutivi in un mese. Secondo ultimatum di Musk: nuova email ai dipendenti federali per spiegare il loro lavoro
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Sul tema dei dazi americani introdotti da Donald Trump, il premier Giorgia Meloni spiega che l'Italia "è molto preoccupata, perché siamo una nazione esportatrice e ci rendiamo conto che sarebbe un problema". Ma aggiunge di essere convinta che" si possono trovare soluzioni non di rottura, ma di accordo". La Cina, da parte sua, annuncia "contromisure potenti" in risposta alla minaccia americana di imporre ulteriori tariffe del 10% sui beni mandarini, "con il pretesto del fentanyl", in vigore dal 4 marzo. Sul fronte della politica estera prosegue il riavvicinamento alla Russia: il Pentagono, su ordine del segretario alla Difesa, ha fermato il cyber-spionaggio contro il Cremlino. Intanto da quando è tornato alla Casa Bianca il 20 gennaio Trump ha firmato ben 79 ordini esecutivi, mai così tanti dal 1937. Ed Elon Musk lancia un nuovo ultimatum agli impiegati federali.
Donald Trump ha invitato americani ed europei a dedicare meno tempo a "preoccuparsi di Putin". "Bisognerebbe dedicare più tempo - ha scritto sul social Truth - a preoccuparsi delle bande di migranti che stuprano, dei trafficanti di droga, degli assassini e dei malati mentali che entrano nel nostro Paese. Così non finiremo come l'Europa".
La Cina sta studiando "contromisure forti e potenti in risposta alla minaccia degli Usa di imporre un'ulteriore tariffa del 10%" sui beni mandarini, "con il pretesto del fentanyl", in vigore dal 4 marzo. Il Global Times, tabloid del Quotidiano del Popolo, scrive che le risposte "includeranno probabilmente sia tariffe sia una serie di misure non tariffarie, e i beni agricoli e alimentari americani saranno molto probabilmente elencati".
Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth ha ordinato al Cyber Command degli Stati Uniti di fermare le operazioni contro la Russia, secondo quanto riferito da tre funzionari del Pentagono al New York Times. La mossa fa parte di un piano più ampio per coinvolgere il presidente russo Vladimir Putin nei colloqui sull'Ucraina e nell'inizio di nuovi rapporti tra Mosca e Washington.
Elon Musk e il figlio X, già protagonista di un siparietto nello Studio Ovale, hanno trascorso il weekend a Mar-a-Lago con Donald Trump. Lo riferiscono i giornalisti al seguito in Florida che hanno visto il miliardario e il bambino salire sull'Air Force One assieme al presidente per rientrare a Washington.
Per gli eventuali dazi americani "siamo molto preoccupati, siamo una nazione esportatrice, io sono preoccupata e ci rendiamo conto che sarebbe un problema. L'Europa risponderebbe e ci sarebbe un'escalation che ci indebolisce tutti i quanti. Trump non è il primo che pone la questione del surplus commerciale. Io penso che si possono trovare soluzioni non di rottura ma di accordo: parliamo con un 'dealer', uno che ama parlare di accordi e dobbiamo ragionare di accordi". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Londra.