Trump annuncia l'F-47: "L'aereo da combattimento più potente della storia"
© Ansa
© Ansa
Minacce all'Iran: "Bombardamenti e dazi contro Teheran senza un accordo sul nucleare"
Donald Trump non esclude l'ipotesi di un terzo mandato alla Casa Bianca, nonostante questo dia vietato dal 22esimo emendamento della Costituzione americana. Sostiene che "tanti americani vogliono che io lo faccia" e assicura che "i modi per farlo ci sono", anche se aggiunge: "Ma è ancora presto". In un'intervista a Nbc, inoltre, Trump minaccia l'Iran di "bombardamenti" e "dazi secondari" nel caso in cui non sarà raggiunto un accordo sul nucleare. Ancora, il presidente degli Stati Uniti assicura che prenderà la Groenlandia.
© Ansa
© Ansa
I dazi reciproci che Donald Trump annuncerà in settimana riguarderanno praticamente tutti i Paesi. Lo ha detto il presidente americano smorzando le indiscrezioni sulla possibilità che solo un ristretto numero di Stati sarebbe stato colpito. "Si partirà con tutti i Paesi e vediamo cosa succede. Non ho sentito rumors riguardo a 15 Paesi", ha messo in evidenza Trump, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. Nei giorni scorsi il segretario al Tesoro Scott Bessent aveva paventato l'ipotesi che le tariffe avrebbero colpito solo i cosiddetti "dirty 15", ovvero le 15 nazioni con i maggiori squilibri commerciali con gli Stati Uniti.
I nuovi dazi di Donald Trump faranno aumentare le entrate federali di 600 miliardi di dollari l'anno, per un ammontare di 6.000 miliardi nei prossimi dieci anni. Lo ha detto il consigliere della Casa Bianca Peter Navarro, sottolineando che i dazi sulle auto porteranno nelle casse pubbliche 100 miliardi di dollari l'anno. La cifra restante dovrebbe quindi arrivare dalle tariffe che saranno annunciate il 2 aprile, alle quali la Casa Bianca sta lavorano.
L'amministrazione Trump lavora per definire che tipo di dazi imporre il 2 aprile, ribattezzato dal presidente il giorno della liberazione. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il dibattito alla Casa Bianca è se imporre tariffe personalizzate per i partner commerciali degli Stati Uniti od optare per dazi universali del 20% che colpirebbero tutti i paesi che hanno scambi commerciali con gli Usa. Il presidente sarebbe propenso per le tariffe reciproche e avrebbe chiesto ai suoi collaboratori un "numero chiaro" per ogni paese ma finora nulla è stato deciso. Trump ha indicato di volere una politica commerciale "semplice".
Il premier britannico Keir Starmer e il presidente americano Donald Trump hanno discusso di "negoziati produttivi" mirati a un "accordo di prosperità economica" tra il Regno Unito e gli Stati Uniti. Lo ha reso noto Downing Street, scrive Sky News, precisando che i due leader hanno discusso oggi di un possibile accordo nel corso di una telefonata e hanno concordato che i negoziati "proseguiranno a ritmo serrato", secondo la stessa fonte.
Donald Trump non esclude la possibilità di cercare un terzo mandato alla Casa Bianca, vietato dal 22mo emendamento della Costituzione. In un'intervista a Nbc, il presidente spiega che esistono diversi metodi per farlo. E precisa di non scherzare al riguardo. "Molte persone vogliono che lo faccia. Ma ho detto loro che abbiamo ancora molta strada da fare e che è ancora molto presto. Sono concentrato sull'attuale mandato", ha chiarito.
Donald Trump ha detto di essere "molto arrabbiato" con Vladimir Putin per aver ha messo in discussione la legittimità della leadership del capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky, minacciando di imporre tariffe secondarie su tutte le esportazioni di petrolio russo se non si dovesse raggiungere un accordo tra Washington e Mosca per porre fine al conflitto in Ucraina. "Se la Russia e io non riusciremo a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina, e se penso che sia stata colpa della Russia - il che potrebbe non essere - ma se penso che sia stata colpa della Russia, applicherò tariffe secondarie sul petrolio, su tutto il petrolio che esce dalla Russia", ha detto Trump in un'intervista telefonica a Nbc. "Questo significherebbe che se compri petrolio dalla Russia, non puoi fare affari negli Stati Uniti", ha chiarito. "Ci sarà una tariffa del 25 per cento su tutto il petrolio, una tariffa da 25 a 50 punti su tutto il petrolio", ha aggiunto il presidente Usa, annunciando che sta pianificando di avere presto un nuovo colloquio telefonico con Putin, con il quale conserva in ogni caso "un ottimo rapporto".
Continuano gli strascichi per lo scandalo sollevato dall'articolo dell'Atlantic che ormai ha fatto il giro del mondo: le preoccupazioni dell'ultimo minuto del vicepresidente Usa JD Vance sulla decisione del presidente Donald Trump di colpire gli Houthi nello Yemen, sollevate in una chat su Signal con altri alti funzionari degli Stati Uniti, ora pubblica, hanno scatenato l'ira dei parlamentari repubblicani di alto rango. Lo riporta Nbc News. Alcuni sono adirati perché pensano che Vance stesse cercando di bloccare una direttiva di Trump. Altri, riflettendo un dibattito più ampio all'interno dell'amministrazione e del partito sulla saggezza di intraprendere una campagna intensificata contro il gruppo militante, sono arrabbiati per la posizione che ha preso. Trump ha fatto campagna e governato basandosi sull'idea che l'America dovesse essere messa al primo posto e i suoi alleati tradizionali e i conflitti all'estero al secondo. Ma la sua amministrazione sta ora facendo mosse che riflettono il potenziale per una campagna militare prolungata contro gli Houthi. Gli osservatori affermano che il dibattito sugli attacchi in Yemen segna la crasi tra il mondo MAGA (Make America Great Again), che tende a essere contrario all'aiuto agli europei concentrandosi sull'Asia, e i comuni repubblicani, che pensano che gli Stati Uniti non dovrebbero abbandonare le questioni in Medio Oriente.
Donald Trump minaccia "bombardamenti" e "dazi secondari" contro l'Iran se non raggiungerà un accordo con gli Stati Uniti. Gli Usa vogliono assicurarsi che il Paese non sviluppi l'arma nucleare. "Se non stringono un accordo ci saranno bombardamenti come non ne hanno mai visti prima", ha affermato Trump in un'intervista a Nbc, precisando comunque che i funzionari statunitensi e quelli iraniani si stanno "parlando".