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LA DIRETTA

Trump: "Dal 4 marzo dazi del 25% contro Messico e Canada, alla Cina una tassa aggiuntiva del 10%" | Pechino: "Adotteremo ogni misura necessaria"

Secondo il presidente americano, "l'Ue è nata per truffare gli Usa". La replica: "Incredibile dover commentare le sue parole"

28 Feb 2025 - 06:51

Donald Trump ha annunciato che a partire dal 4 marzo scatteranno i dazi del 25% contro Messico e Canada. Per la Cina, invece, il presidente americano ha parlato di una tassa aggiuntiva del 10%, che di fatto porta le tariffe imposte a Pechino dal suo arrivo alla Casa Bianca al 20%. Non sono ancora chiari, invece, i dettagli della stangata all'Europa. "I dazi all'Ue saranno comunicati a breve", ha detto Trump, confermando però dazi del 25% sui prodotti europei. Per il presidente americano, l'Unione europea "è nata per truffare gli Stati Uniti" e  Il portavoce della Commissione europea: "Incredibile dover commentare Trump, l'Unione è sempre stata una manna per gli Usa". Il commento di Mosca sui dazi: "Le guerre commerciali danneggiano tutti".


"La Commissione europea esercita il suo ruolo e anzi lo deve fare. Poi noto anche che ogni singolo Paese Ue si muove anche per conto proprio. Questo è un dato di fatto. Bene o male bisogna che ciascuno si muova anche per conto proprio". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti sul tema dei dazi Usa, rispondendo a chi gli domandava un commento sulla strategia di Ursula von der Leyen che sta cercando di chiudere accordi commerciali come il Mercosur o quelli con Messico e India. Secondo Giorgetti si "prende atto di una situazione: che probabilmente l'Amministrazione americana ha questo tipo di approccio, almeno questo io ho capito".


Il presidente Usa Donald Trump ha revocato le restrizioni imposte dalla precedente amministrazione ai comandanti dell'esercito, emanando direttive sugli attacchi aerei e autorizzando operazioni speciali "al di fuori dei campi di battaglia convenzionali" in tutto il mondo. Lo ha riferito la Cbs, citando fonti ufficiali americane. Secondo il report, si tratta di un cambiamento di politica, poiché la rimozione delle restrizioni, imposte durante il mandato Biden, amplia di fatto la "banca di possibili obiettivi" che gli Usa possono attaccare. Gli ordini sono stati firmati dal segretario alla Difesa Pete Hegseth.


La Cina ha messo in guardia gli Stati Uniti sul fatto che l'ultima tornata di ulteriori dazi americani al 10% su tutto l'import made in China, in vigore dal 4 marzo, avrà "un grave impatto sul dialogo bilaterale". E' quanto ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, nel corso del briefing quotidiano.


La Cina si oppone "con forza" ai nuovi dazi aggiuntivi Usa del 10% sull'import di tutti i beni made in China in vigore dal 4 marzo. In una nota diffusa all'indomani della decisione annunciata da Donald Trump, il ministero del Commercio ha assicurato che Pechino "prenderà tutte le misure necessarie" a difesa di diritti e interessi legittimi.


Un giudice federale ha bloccato i maxi-licenziamenti di dipendenti pubblici da parte dell'amministrazione Trump, ordinando all'Office of Personnel Management - l'ufficio delle risorse umane del governo - di rescindere le direttive che hanno dato il via ai tagli di lavoratori in prova in diverse agenzie in quanto probabilmente illegali. "Il Congresso ha dato l'autorità di assumere e licenziare a queste agenzie. L'Office of Personnel Management non ha l'autorità di assumere e licenziare in altre agenzie. Può assumere e licenziare solo i suoi dipendenti", ha spiegato il giudice William Alsup emettendo l'ordinanza di provvedimento restrittiva temporanea chiesta dal sindacato dei lavoratori. 


Un giudice federale ha definito "illegale" il piano dell'amministrazione Trump per licenziare in massa i dipendenti in prova presso una serie di agenzie governative. Il magistrato distrettuale William Aslup si è schierato a favore dei sindacati che hanno fatto ricorso contro l'iniziativa, disponendo l'annullamento delle direttive.


Il Messico e gli Stati Uniti hanno concordato di intraprendere "azioni coordinate" contro il traffico di droga. Lo ha annunciato il governo messicano, dopo i colloqui a Washington tra il ministro degli Esteri Juan Ramón de la Fuente e il Segretario di Stato Marco Rubio, mentre Donald Trump ha minacciato di imporre dazi al Messico dal 4 marzo.


"Non ci piace come l'Ue tratta le nostre aziende. Avremo dazi reciproci con l'Ue". Lo ha detto Donald Trump incontrando il premier britannico Keir Starmer, secondo quanto riporta l'agenza Bloomberg. "L'Ue è dura con noi sul commercio", ha aggiunto Trump, criticando l'imposta sul valore aggiunto in Europa.


Il premier britannico Keir Starmer ha consegnato a Donald Trump una lettera di re Carlo durante il loro incontro nello Studio Ovale e lo ha invitato ad una "visita di Stato" in Gran Bretagna.


"E' stato ottimo parlare con Donald Trump. Gli Stati Uniti e la Nato stanno diventando più forti. Gli alleati della Nato si stanno muovendo rapidamente per investire di più nella difesa. Annunciati grandi aumenti e altri seguiranno. Sull'Ucraina, gli alleati stanno preparando altri miliardi in aiuti e contributi alle garanzie di sicurezza". Lo ha scritto su X il Segretario generale della Nato, Mark Rutte.


"Dovremmo parlare di accordi commerciali piuttosto che di dazi, crescere insieme piuttosto che il contrario. Noi non vogliamo fregare nessuno. L'atteggiamento 'win-win' sarà sempre il nostro approccio preferito, ma siamo pronti a tutto. Quindi permettetemi di essere chiara: l'Ue reagirà fermamente e immediatamente contro le barriere ingiustificate al commercio libero ed equo, anche quando le tariffe vengono utilizzate per contestare politiche legali e non discriminatorie. Non vogliamo imboccare quella strada, ma siamo pronti". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, nel suo discorso alla Johns Hopkins University.


Il presidente degli Stati uniti Donald Trump ha raddoppiato la posta in relazione ai dazi annunciati nei confronti della Cina. In un post sul suo social network Truth Social, il leader americano ha annunciato che, a partire dal 4 marzo, tutte le importazioni cinesi saranno sottoposte a un dazi aggiuntivo del 10%, che porterà le tariffe imposte dal suo arrivo alla Casa bianca al 20%. Nello stesso post, Trump ha anche affermato che nello stesso martedì entreranno in vigore i dazi del 25% su tutte le importazioni da Messico e Canada, Paesi che - secondo - lui non stanno facendo abbastanza per fermare il traffico illegale attraverso i loro confini con gli Stati uniti.


I dazi all'Unione europea annunciati dal presidente statunitense Donald Trump rappresentano la "punta di un iceberg", ma la risposta risiede in altri aspetti e riguarda "la capacità dell'Europa nel raggiungere una piena autonomia strategica" in vari campi: energia, difesa, industria. Lo ha detto il ministro dell'Impresa e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la conferenza stampa tenuta al termine della Conferenza ministeriale sul futuro della siderurgia europea a Parigi. L'Italia è "preoccupata" da una eventuale guerra commerciale in quanto è un "grande Paese esportatore", ha detto Urso, ricordando che il Paese nel 2024 è diventato il "quarto esportatore al mondo".


"C'è chi dice che l'Unione europea fu creata per rovinare altri e non è vero. Difatti, buona parte della ricchezza che oggi ha questo grande Paese che ammiriamo, che sono Stati Uniti, è anche grazie all'Europa. L'Ue non è nata contro nessuno, al contrario è stata fondata a favore del multilateralismo e dell'intesa fra Paesi, della pace, dello sviluppo economico e della giustizia sociale". Lo ha detto il premier spagnolo, Pedro Sanchez, nel rispondere al presidente statunitense Donald Trump, che ha sostenuto che l'Ue "è nata per truffare gli Stati Uniti", confermando i dazi del 25% sui prodotti europei. Sanchez ha ricordato che la Ue "è una potenza globale" e "il maggiore blocco commerciale del mondo, più grande di Stati Uniti e Cina". E che, "a fronte di ogni tipo di minaccia, di involuzione o di chiusura dell'economia, risponderà in un modo completamente diverso, con il progresso e con l'apertura verso il mondo. Difenderemo i nostri interessi rispetto a quanti vogliono attaccare le economie europee con dazi che sono assolutamente ingiustificati e minacciano la nostra sovranità economica", ha aggiunto.


Donald Trump ha annunciato che a partire dal 4 marzo scatteranno i dazi del 25% contro Messico e Canada e del 10% contro la Cina. "Continuano ad arrivare nel nostro Paese fiumi di droghe dal Messico e dal Canada a livelli altissimi e inaccettabili. Una grande percentuale di queste, molte sotto forma di Fentanil, sono prodotte e fornite dalla Cina", ha attaccato Trump in un post su Truth. "Più di 100mila persone sono morte lo scorso anno a causa della distribuzione di questi veleni pericolosi e che creano forte dipendenza. Milioni di persone sono morte negli ultimi due decenni. Le famiglie delle vittime sono devastate e, in molti casi, distrutte. Non possiamo permettere che questo flagello continui a danneggiare gli Stati Uniti e quindi, finché non si fermerà, o non sarà seriamente limitato. I dazi proposti entreranno effettivamente in vigore, come previsto, il 4 marzo. Allo stesso modo alla Cina verrà addebitata una tariffa aggiuntiva del 10%", ha detto il presidente americano.

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