Un portavoce della Commissione europea: "Ridurremo al minimo le conseguenze sui nostri Paesi con interventi calibrati e andando a colpire prodotti mirati". Putin: "Sono seri i piani Usa di annettere la Groenlandia"
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L'Ue studia una serie di contro-dazi in risposta a quelli annunciati da Donald Trump. E il portavoce della Commissione europea Olof Gill spiega così l'obiettivo delle iniziative che saranno messe in campo. "La lista finale dei prodotti su cui applicare contromisure sarà ben selezionata per provocare il massimo impatto nei confronti degli Stati Uniti e ridurre al minimo l'impatto sull'economia dell'Ue". Unione italiana Vini denuncia: "Gli importatori americani hanno bloccato l'import dei nostri vini temendo di dover farsi carico loro del dazio". Intanto il segretario di Stato americano Marco Rubio mette in guardia il Venezuela sulle possibili conseguenze di un attacco o di un'azione contro il suo vicino ricco di petrolio, la Guyana: "Finirebbe male". Secondo Putin, "i piani Usa di annettere la Groenlandia sono seri".
Xi Jinping ha esortato un gruppo di circa 40 leader di aziende straniere a tutelare e sostenere il commercio globale, invitando a "non seguire ciecamente" le azioni dirompenti nel mezzo delle crescenti tensioni con gli Usa. "Ci auguriamo che tutti possano avere una visione ampia e a lungo termine, contribuendo con maggiore energia positiva e certezza allo sviluppo globale", ha detto Xi nelle battute iniziali, invitando a lavorare a stretto contatto con Pechino. "Investire in Cina significa investire nel futuro", ha aggiunto Xi, garantendo alle aziende straniere eque opportunità di partecipare alle gare d'appalto governative.
L'imposizione di un ulteriore dazio del 25% alle automobili importate dagli Stati Uniti avrà un "impatto enorme" sull'economia giapponese, ha avvertito oggi il primo ministro Shigeru Ishiba, poiché le esportazioni - in particolare quelle di autoveicoli - sono un fattore fondamentale per la crescita del Paese asiatico. "Esamineremo i mezzi più efficaci per far capire agli Stati Uniti che questa misura non sarà vantaggiosa per loro", ha detto Ishiba nel corso di una audizione parlamentare, ribadendo la disponibilità di Tokyo a proseguire le trattative con l'amministrazione del presidente Donald Trump.
Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato i vertici di diverse multinazionali straniere presso la Grande sala del popolo. Lo riporta il network statale Cctv, dando conto dell'atteso evento nell'ambito degli sforzi di Pechino per consolidare la fiducia in vista del rilancio degli investimenti esteri nel Dragone e nel mezzo delle tensioni commerciali globali.
"L'epoca dei legami stretti con gli Usa è finita": lo ha detto il premier canadese Mark Carney, annunciando che avrà un colloquio con Donald Trump "nel giro di un giorno o due".
Il presidente Usa Donald Trump ha ritirato la candidatura della rappresentante repubblicana di New York come ambasciatrice presso le Nazioni unite. Lo ha annunciato lo stesso leader americano con un post sul suo social network Truth Social. "Mentre portiamo avanti la nostra agenda 'America First', è fondamentale mantenere TUTTI i seggi repubblicani in Congresso.
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha riferito che il totale dei visti revocati agli studenti pro Gaza "potrebbe essere di oltre 300 finora". "Vi abbiamo dato un visto per venire a studiare e ottenere una laurea, non per diventare un attivista sociale che distrugge i nostri campus universitari", ha detto. "Se vi abbiamo dato un visto e poi decidete di farlo, ve lo toglieremo".
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha messo in guardia il Venezuela sulle possibili conseguenze di un attacco o di un'azione contro il suo vicino ricco di petrolio, la Guyana. "Se loro (i venezuelani) attaccassero la Guyana o attaccassero (il gruppo petrolifero americano) ExxonMobil (...) sarebbe una giornata molto brutta, una settimana molto brutta per loro. Finirebbe male", ha detto il funzionario americano in una conferenza stampa a Georgetown, capitale della Guyana. Da tempo il Venezuela tenta di annettersi l'Esequibo, regione della Guyana ricca di petrolio.
L'Unione europea "ha un accordo commerciale firmato con il Canada" e se Donald Trump "preferisce una guerra commerciale con il resto del mondo, insisto, quelli che più ne soffriranno saranno probabilmente i consumatori americani, ma noi altri non rimarremo in attesa di quello che dice" il presidente Usa "su come dobbiamo relazionarci" con il resto del mondo. Lo ha detto la vicepresidente esecutiva della Commissione europea per una Transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, sulla nuova minaccia avanzata da Trump di aumentare le tariffe a Ue e Canada se "collaborano contro gli Usa". "Credo che l'Ue abbia il grande vantaggio che è una zona economica moderna, esigente, con un alto livello di protezione, tanto rispetto alle persone e ai lavoratori che dal punto di vista ambientale, e però è molto aperta alla cooperazione, molto aperta alle economie di mercato che funzionano in condizioni di uguaglianza di tutti gli operatori", ha aggiunto Ribera. Ribera, parlando con i giornalisti, ha ribadito che l'annuncio di dazi del 25% alle auto importate negli Usa "è una cattiva notizia, per tutti: per i consumatori, per gli industriali, e anche per gli americani". "La Commissione sta lavorando affinché, una volta conosciuti i dettagli di questo annuncio, possiamo rispondere in modo proporzionato", ha detto la vicepresidente.
Vladimir Putin ha dichiarato che "tutti sono ben consapevoli dei piani degli Stati Uniti per annettere la Groenlandia" e che "è profondamente sbagliato credere che si tratti di una sorta di discorso stravagante della nuova amministrazione americana". "Stiamo parlando di piani seri da parte americana riguardo alla Groenlandia", ha dichiarato il presidente russo, come riporta l'agenzia Interfax.
"I dazi sono già applicati anche se non esistono perché le esportazioni sono bloccate, gli importatori americani hanno bloccato l'import dei nostri vini temendo di dover farsi carico loro del dazio perché non c'è una norma che, quantomeno adesso, escluda dai dazi i prodotti che sono in transito". A lanciare l'allarme è Paolo Castelletti, direttore generale Unione italiana Vini a margine della presentazione della 57esima edizione del Vinitaly. "Quindi nel momento in cui fossero daziati anche i prodotti in transito, a quel punto il dazio ricadrebbe sull'importatore, questo vorrebbe dire sostanzialmente fallire", spiega Castelletti.
Walmart investirà 6 miliardi di dollari in Messico quest'anno. L'investimento arriva nel mezzo della guerra commerciale innescata da Donald Trump e sarà effettuato tramite Walmex, la divisione messicana e centroamericana di Walmart.
Emmanuel Macron ha affermato che spera che Donald Trump possa rivedere la sua decisione di dazi al 25% sulle automobili importate. "C'è una forma di paradosso nel vedere i principali alleati degli Stati Uniti essere i primi a essere tassati", ha detto Macron. "Spero che forse il presidente Trump sarà in grado di invertire questa decisione", ha detto il presidente francese dopo un incontro a Parigi della coalizione di Stati che sostengono l'Ucraina. "Non è una buona idea economica", "non è una buona idea geopolitica" e "non è una buona idea in termini di tempistica", ha detto il presidente francese.
Sui dazi "negoziamo con gli Stati Uniti" un trattamento preferenziale "con la prospettiva di fare il bene del popolo e della nazione. Aspettiamo di vedere come va il 2 aprile. Stiamo cercando le condizioni migliori per il nostro Paese. Non vogliamo perdere nemmeno un posto di lavoro, e magari aumentarli. Con gli Usa lavoriamo su questo, e si sono mostrati sensibili", ha detto la presidente messicana Claudia Sheinbaum, spiegando che le misure in risposta ai dazi di Trump arriveranno dopo il 2 aprile. L'industria automotrice è una delle più integrate tra Usa e Messico, molte parti delle auto che vengono fabbricate in Messico arrivano dagli Stati Uniti e la maggior parte delle imprese hanno capitale Usa. E' facendo leva su questi punti che il Messico sta cercando di negoziare un trattamento preferenziale sui dazi con gli Stati Uniti, ha spiegato Sheinbaum.
Le forze dell'ordine federali degli Stati Uniti hanno arrestato un presunto "importante leader" della gang criminale Mara Salvatrucha (o MS-13) nella mattinata di oggi, 27 marzo, in Virginia. Lo ha annunciato il presidente Donald Trump sui social media. "Abbiamo appena catturato un grande leader dell'MS-13", ha scritto il capo della Casa Bianca. L'identità dell'arrestato, un presunto membro della gang di 24 anni, non è stata ancora resa pubblica. Secondo quanto dichiarato dalla procuratrice generale Pam Bondi in una conferenza stampa, il sospettato sarebbe "il leader (del gruppo) per la costa orientale, uno dei tre più importanti dell'intero Paese, e viveva a mezz'ora da Washington".
"Daremo una risposta completa" sui dazi annunciati dagli Usa "sia su quello sull'acciaio e alluminio, a questo delle auto, e quello che annunceranno dopo. Non affronteremo un tema alla volta. Difenderemo il Messico, le imprese, lo sviluppo e l'occupazione". Così la presidente del Messico, Claudia Sheinbaum dopo i dazi annunciati dal presidente Donald Trump sulle importazioni di veicoli e le componenti auto.
Il segretario alla Salute e ai Servizi umani degli Stati Uniti, Robert Francis Kennedy Junior, ha deciso di tagliare 10mila posti di lavoro a tempo pieno, distribuiti tra diversi settori chiave, nel quadro di un più ampio piano di riorganizzazione del dipartimento da lui guidato che prevede anche la chiusura di uffici regionali. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando documenti interni del dipartimento. Questi tagli si aggiungono ai circa 10 mila dipendenti che hanno già lasciato l'agenzia dall'insediamento del presidente Donald Trump, riducendo così del 25% la forza lavoro del dipartimento della Salute, che passerà a 62mila unità. Inoltre, il dipartimento chiuderà cinque dei suoi dieci uffici regionali.
"Stiamo parlando con alleati globali, partner in tutto il mondo perché crediamo che l'impatto negativo delle tariffe non sia solo sull'Ue e sugli Usa, ma anche sull'economia globale. Questa è una delle ragioni per cui investiamo così tanto tempo per cercare di evitarle. Siamo quindi in contatto con diversi Paesi su queste tariffe nocive annunciate dagli Usa perché danneggiano tutti quanti". Lo dice il portavoce della Commissione europea per il commercio Olof Gill rispondendo a una domanda sui dazi Usa.
In merito ai dazi annunciati dal presidente degli Usa Donald Trump "il punto non è se siamo rimasti sorpresi o meno. Il punto è se siamo preparati o meno. E la risposta è sempre sì". Lo afferma il portavoce della Commissione europea per il Commercio, Olof Gill, spiegando che "siamo preparati a salvaguardare i nostri interessi economici. Voglio sottolineare ancora una volta che la nostra priorità è trovare una soluzione negoziata, una soluzione che funzioni per entrambe le parti, per l'Ue e gli Stati Uniti, una soluzione che rafforzi il nostro rapporto commerciale ed economico, che è, a prescindere, il più prezioso e importante al mondo. Vogliamo costruire quel rapporto, non distruggerlo, e crediamo che le misure annunciate dagli Stati Uniti vadano nella direzione completamente sbagliata".
"Non vogliamo dover imporre contromisure, crediamo che questo non faccia bene a nessuno, non faccia bene a noi, ed è un atto che danneggia l'economia degli Stati Uniti. Quello che faremo da questa fase in poi è prepararci per una risposta ferma, ben calibrata e tempestiva a qualsiasi misura futura annunciata dagli Stati Uniti e l'elenco dei prodotti su cui" applicare le contromisure ai dazi di Donald Trump "sarà ben calibrato per creare il massimo impatto sugli Stati Uniti e per ridurre al minimo l'impatto sulla nostra economia europea. Questa è una scelta che dovremo fare in modo molto giudizioso e ben calibrato". Lo dice il portavoce della Commissione europea per il commercio Olof Gill rispondendo a una domanda sui dazi Usa durante il briefing quotidiano con la stampa.