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La Fed non tocca i tassi, gelata dazi sulla crescita Usa

Lettera del presidente americano all'Iran: "Concessi due mesi per l'accordo nucleare"

di Redazione online
19 Mar 2025 - 20:45
 © -afp

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La Fed mantiene fermi i tassi d'interesse negli Usa nella forchetta compresa fra 4,25% e 4,50% ed emette il suo primo verdetto sull'esordio dell'amministrazione Trump, tagliando le stime di crescita e alzando quelle d'inflazione di fronte alla corsa a imporre dazi sulle importazioni americane. La lettera che Donald Trump ha detto di aver inviato alla Guida suprema iraniana Ali Khamenei include una scadenza di due mesi per raggiungere un nuovo accordo nucleare. Intanto un giudice federale ha bloccato temporaneamente il tentativo dell'Epa, l'agenzia per la protezione ambientale Usa, di recuperare 20 miliardi di dollari di sovvenzioni per il clima dell'era Biden, infliggendo l'ultimo smacco giudiziario al tentativo di Trump di attuare un controllo unilaterale sulla spesa pubblica.


Un giudice federale ha bloccato temporaneamente il tentativo dell'Epa, l'agenzia per la protezione ambientale Usa, di recuperare 20 miliardi di dollari di sovvenzioni per il clima dell'era Biden, infliggendo l'ultimo smacco giudiziario al tentativo di Donald Trump di attuare un controllo unilaterale sulla spesa pubblica. La sentenza del impedisce all'Epa di reclamare i soldi che aveva depositato presso Citibank per i gruppi Climate United, Coalition for Green Capital e Power Forward Communities. L'Epa, secondo il giudice, "non ha fornito alcuna giustificazione legale per la risoluzione" dei contratti, e l'amministrazione Trump ha solo "vagamente" delineato le sue accuse secondo cui il programma di sovvenzioni era caratterizzato da sprechi e potenziali conflitti di interesse.


L'amministrazione Trump sta preparando per il 2 aprile dazi su "migliaia di miliardi" di dollari di importazioni: lo scrive il Washington Post citando una fonte a conoscenza della pianificazione in corso. Nei suoi primi due mesi in carica, il presidente ha aumentato le tariffe su circa 800 miliardi di dollari di importazioni da Cina, Messico e Canada, sebbene le stime varino ampiamente. Queste tariffe hanno fatto crollare il mercato azionario e aumentato i rischi di una recessione negli Stati Uniti, inducendo al contempo i partner commerciali a ritorsioni.

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