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Usa, il vicepresidente Vance: l'Europa è a rischio di un "suicidio della civilizzazione"

L'Istat lancia l'allarme: "Dai dazi americani rischio effetti rilevanti sull'Italia". Faccia a faccia tra il vicepremier italiano Tajani e il segretario di Stato Usa Rubio: "Dialogare per evitare una guerra commerciale, ci sono soluzioni"

di Redazione online
15 Mar 2025 - 12:35
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L'Europa è a rischio di un "suicidio della civilizzazione" per alcune criticità nella sua gestione dei confini e della libertà d'espressione. Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, in un'intervista a Fox News. "Alcuni Paesi sono incapaci di controllare i propri confini, altri limitano la libertà di parola dei propri cittadini - ha proseguito -. Voglio che l'Europa prosperi, che sia un alleato importante, ma per questo deve rispettare la propria sovranità e gli Usa non possono farelo al suo posto". Intanto venerdì il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato il segretario di Stato americano Marco Rubio dopo il G7: "Abbiamo parlato della nuova situazione a livello commerciale. Ho detto che bisognerà evitare qualsiasi guerra commerciale perché non fanno bene a nessuno e siamo pronti a dialogare. Come italiani faremo la nostra parte anche in Europa perché la soluzione non può che essere quella del dialogo, non bisogna fare dichiarazioni roboanti e ci sono soluzioni che possono essere trovate", ha affermato Tajani

Dazi, faccia a faccia tra Antonio Tajani e Marco Rubio

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Donald Trump ha invocato poteri di guerra raramente utilizzati nel tentativo di deportare cittadini stranieri che il governo federale ritiene siano membri della gang venezuelana Tren de Aragua (TdA). La proclamazione di Trump, scrive Politico, si basa sull'Alien Enemies Act del 1798, che ha lo scopo di rimuovere rapidamente gli stranieri in tempo di guerra o di invasione, e arriva poche ore dopo che un ordine preventivo di un giudice federale ha impedito di deportare immediatamente cinque cittadini venezuelani.


Donald Trump ha promesso di prendersi "in un modo o nell'altro" la Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca, ma non ha esitato a chiedere a Copenaghen e ad altri Paesi europei minacciati con i dazi se possono esportare uova negli Usa per fronteggiare i loro prezzi stellari a causa dell'influenza aviaria. Lo scrive la Reuters citando la Danish egg association, che ha ricevuto una lettera da un rappresentante del dipartimento dell'agricoltura Usa in Europa. "Stiamo ancora aspettando ulteriori indicazioni da Washington sui prossimi passi, ma avete una stima del numero di uova che potrebbero essere fornite agli Stati Uniti (supponendo che soddisfino tutti i requisiti di importazione)?", si legge nella lettera, inviata all'inizio di marzo. Trump aveva promesso di abbassare il costo delle uova - di cui gli americani sono grandi consumatori - sin dal primo giorno del suo insediamento ma i prezzi sono cresciuti del 59% in febbraio. E l'incremento è tale che sta aumentando anche il contrabbando di uova dal Messico: i sequestri sono aumentati sino al 36% in questo anno fiscale, rispetto a quello precedente, secondo dati della polizia doganale.


La National Coffee Association degli Stati Uniti ha chiesto all'amministrazione Trump di esentare il caffè da qualsiasi tariffa, affermando che i dazi aggiuntivi già adottati su Canada e Messico potrebbero aumentare i prezzi negli Usa fino al 50%. In una lettera visionata da Reuters, il presidente e ceo della Nca Bill Murray ha detto al rappresentante commerciale degli Stati Uniti Jamieson Greer che non esiste alternativa al caffè importato, "a differenza di altri casi in cui le tariffe possono affrontare pratiche sleali o incentivare i produttori nazionali". La Nca ha oltre 200 membri, tra cui importatori, esportatori, commercianti, broker, torrefattori e rivenditori di caffè. Il gruppo industriale ha affermato che il settore contribuisce con 343 miliardi di dollari all'anno all'economia statunitense, con tre americani su quattro che bevono regolarmente caffè. L'industria del caffè nordamericana è altamente interconnessa, con operazioni di torrefazione, confezionamento e commercio negli Stati Uniti, in Canada e in Messico, quindi le tariffe statunitensi aggiuntive hanno creato grande incertezza.


Donald Trump ha promesso di prendersi "in un modo o nell'altro" la Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca, ma non ha esitato a chiedere a Copenaghen e ad altri Paesi europei minacciati con i dazi se possono esportare uova negli Usa per fronteggiare i loro prezzi stellari a causa dell'influenza aviaria. Lo scrive la Reuters citando la Danish egg association, che ha ricevuto una lettera da un rappresentante del dipartimento dell'agricoltura Usa in Europa. "Stiamo ancora aspettando ulteriori indicazioni da Washington sui prossimi passi, ma avete una stima del numero di uova che potrebbero essere fornite agli Stati Uniti (supponendo che soddisfino tutti i requisiti di importazione)?", si legge nella lettera, inviata all'inizio di marzo. Trump aveva promesso di abbassare il costo delle uova - di cui gli americani sono grandi consumatori - sin dal primo giorno del suo insediamento ma i prezzi sono cresciuti del 59% in febbraio. E l'incremento è tale che sta aumentando anche il contrabbando di uova dal Messico: i sequestri sono aumentati sino al 36% in questo anno fiscale, rispetto a quello precedente, secondo dati della polizia doganale.


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per smantellare altre agenzie federali, tra cui alcune redazioni giornalistiche nel mondo e altre entità che si occupano di mediazione nei conflitti sul lavoro e assistenza alle persone senza dimora. Secondo quanto riportato dal "New York Times", l'ordine esecutivo riguarderà le diverse sedi del portale di notizie "Voice of America" e le emittenti "Radio Free europe" e "Radio Free Asia", che trasmette in 49 lingue e ha un budget di 270 milioni di dollari e oltre duemila dipendenti. Trump ha esortato i dirigenti di tali agenzie a eliminare tutte le funzioni che non sono obbligatoriamente previste dal mandato. Inoltre, i dirigenti dovranno "ridurre l'esercizio delle loro funzioni e il personale associato al minimo richiesto dalla legge", si legge nell'ordine esecutivo.


L'Europa eè a rischio di un "suicidio della civilizzazione" per alcune criticità nella sua gestione dei confini e della libertà d'espressione. Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, in un'intervista alla trasmissione "Ingraham Angles" sull'emittente "Fox News". "Credo che abbiamo davvero molto in comune", ha detto Vance, ricordando che l'Europa "ha creato la civilizzazione dell'Occidente che poi ha portato alla nascita degli Stati Uniti". Tuttavia, oggi, l'Europa rischia di "entrare in un suicidio di civilizzazione: alcuni Paesi sono incapaci di controllare i propri confini, alcuni limitano la libertà di parola dei propri cittadini", ha detto il vice presidente. "Voglio che l'Europa prosperi, che sia un alleato importante, ma per questo deve rispettare la propria sovranità e gli Usa non possono fare questo al suo posto", ha aggiunto Vance.

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