Il presidente minimizza l'assalto del 6 gennaio 2021 e annuncia pene severe per i vandali che incendiano i veicoli del suo consigliere e amico Elon Musk
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Donald Trump ha nuovamente sminuito gli attacchi del 6 gennaio 2021 al Campidoglio, paragonandoli stavolta agli atti vandalici contro le auto Tesla delle ultime settimane, che secondo lui sarebbero molto più gravi. Parlando dallo Studio Ovale, il presidente americano è tornato sull'argomento con i giornalisti: "Quando ho visto le concessionarie in fiamme e quelle auto, non una o due, ma sette, otto o dieci in fiamme, che esplodevano dappertutto... Questi sono terroristi, ha detto Trump, aggiungendo: "Questo non è successo il 6 gennaio, ve lo posso garantire, non è successo nulla di simile il 6 gennaio".
Sui fatti del 2021 Trump è sempre stato molto ambiguo, definendo i violenti "patrioti" e cancellando le condanne ai suoi sostenitori che avevano assaltato il Congresso convinti che le elezioni vinte da Joe Biden fossero truccate, nonostante non ci siano prove.
La questione degli attacchi alle Tesla sta diventando sempre più importante per l'amministrazione, tanto che il segretario alla Giustizia, Pam Bondi, ha annunciato che i colpevoli saranno processati con l'accusa di terrorismo interno, che prevede fino a 20 anni di prigione. Bondi ha anche detto di aver aperto un'inchiesta per capire se "si stratta di atti coordinati": finora sono più di una decina gli attacchi sia ad auto private, incendiate con bombe molotov, sia a concessionarie del marchio di Elon Musk.
Donald Trump ha detto che sta valutando di mandare i vandali che prendono di mira le Tesla nelle prigioni del Salvador, Paese centroamericano con il quale il dipartimento di Stato ha appena firmato un accordo per deportare gli immigrati senza visto.
Gli atti vandalici contro Tesla, che per ora non hanno causato alcun ferito, sono aumentati da quando Elon Musk ha iniziato a tagliare i dipendenti statali e a mostrare simpatie per la destra estrema, spesso con frasi razziste e antisemite.
Oltre ai danni contro le auto, Musk deve affrontare un altro enorme problema: dall'inizio dell'anno il titolo dell'azienda ha perso più del 40% a Wall Street e le vendite delle macchine iniziano a calare in modo consistente sia in Europa che negli Stati Uniti: sono infatti migliaia i proprietari di Tesla che stanno vendendo e migliaia i consumatori che escludono di comprare un'auto progettata dal gruppo del miliardario.
Secondo i dati del sito di vendita di auto Edmunds a marzo c'è stato il più alto numero di permute di veicoli Tesla per l'acquisto di auto nuove o usate presso concessionari di altri marchi.
E sembra infine che le Tesla piacciano poco ai sostenitori del Maga (il programma Make America Great Again lanciato da Trump), che continuano a preferire auto tradizionali a benzina. Questo nonostante il governo Trump stia facendo pubblicità al marchio: la settimana scorsa il presidente ha invitato Musk alla Casa Bianca e ha presentato personalmente tutti i modelli, sostenendo di averne comprato uno per sé.
Su Fox News il segretario al Commercio Howard Lutnick ha chiesto ai telespettatori di comprare azioni Tesla, violando, come lo stesso Trump, le regole etiche stabilite per i funzionari federali che vietano la vendita o la promozione di prodotti.