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Hanno sollevato un vespaio di polemiche, anche all'interno del partito repubblicano, gli insulti rivolti da Donald Trump alla rivale democratica alle elezioni Usa del 5 novembre, la vicepresidente Kamala Harris, definita "disabile mentale" durante un comizio a Prairie du Chien, nel Wisconsin. "Biden è diventato mentalmente compromesso. Kamala è nata in quel modo. E se ci pensate, solo una persona mentalmente disabile avrebbe potuto consentire che accadesse questo nel nostro Paese", ha affermato Trump riferendosi alle politiche migratorie dell'attuale amministrazione. Parole che non sono piaciute neanche ai colleghi di partito.