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Ultimo aggiornamento: 10 ore fa

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Schiaffo a Trump, reintegrati migliaia dipendenti Usda | Dazi, Casa Bianca: un mese di esenzione a Canada e Messico per industria dell'auto

La sentenza è un duro colpo per gli sforzi dell'amministrazione Trump di ridurre drasticamente la burocrazia federale. La Corte Suprema degli Stati Uniti boccia il presidente anche sui fondi Usaid

06 Mar 2025 - 01:00
 © Ansa

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Ancora uno schiaffo dei giudici a Trump: reintegrati migliaia di lavoratori licenziati dal Dipartimento dell'agricoltura (Usda). Costoro devono riavere il loro lavoro per almeno il prossimo mese e mezzo. La sentenza afferma che i recenti licenziamenti di oltre 5.600 dipendenti in prova potrebbero aver violato le leggi e le procedure federali per l'esecuzione dei licenziamenti. La decisione è un duro colpo per gli sforzi dell'amministrazione Trump di ridurre drasticamente e rapidamente la burocrazia federale.Donald Trump ha deciso di concedere un mese di esenzione dai dazi a Canada e Messico per le auto provenienti dai due Paesi. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato il presidente sulla vicenda dei fondi Usaid, l’Agenzia Usa per il diritto internazionale. Gli alti giudici americani hanno infatti stabilito che vanno ripristinati i due miliardi di dollari di pagamenti dovuti agli appaltatori che hanno già completato il loro lavoro. Il no al tycoon arriva dopo il discorso di martedì sullo Stato dell'Unione, centrato soprattutto sui dazi voluti da Trump, in particolare con Canada e Messico, ma anche sul tema Groenlandia e canale di Panama. Il premier groenlandese sui social: "Non siamo in vendita". 


Migliaia di lavoratori licenziati dal Dipartimento dell'agricoltura (Usda) devono riavere il loro lavoro per almeno il prossimo mese e mezzo. Lo ha stabilito il presidente di un consiglio federale per la pubblica amministrazione. La sentenza afferma che i recenti licenziamenti di oltre 5.600 dipendenti in prova potrebbero aver violato le leggi e le procedure federali per l'esecuzione dei licenziamenti. La decisione è un duro colpo per gli sforzi dell'amministrazione Trump di ridurre drasticamente e rapidamente la burocrazia federale.


I dazi imposti dagli Stati Uniti sono "incomprensibili", ha detto in diretta tv Emmanuel Macron. "Spero - ha detto - di convincere e dissuadere il presidente degli Stati Uniti" a non imporre quei dazi. "Ho chiesto al primo ministro e al governo - ha detto - di fare proposte alla luce di questo nuovo contesto". 


Donald Trump ha deciso di concedere un mese di esenzione dai dazi all'industria dell'auto. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. 


Fumata nera sui dazi dopo la telefonata fra Trump e Trudeau, stando al resoconto del presidente Usa su Truth. "Gli ho detto - scrive - che molte persone sono morte a causa del Fentanyl che attraversa i confini di Canada e Messico e niente mi ha convinto che si sia fermato. Ha detto che la situazione è migliorata, ma io ho detto: 'non è abbastanza'. La chiamata si è conclusa in 'qualche modo' amichevolmente! Non è stato in grado di dirmi quando si terranno le elezioni canadesi, il che mi ha incuriosito, tipo, cosa sta succedendo lì? Poi ho capito che sta cercando di usare questa questione per restare al potere. Buona fortuna Justin!"


Il presidente Donald Trump e il primo ministro canadese Justin Trudeau hanno parlato tra loro: lo riferisce la Cnn citando due funzionari della Casa Bianca. 


Gli Stati Uniti valutano di far slittare di un mese i dazi sulle auto per Canada e Messico. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l'amministrazione ha parlato ieri dell'ipotesi con i leader di General Motors, Ford e Stellantis.


La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha affermato che "non ci sarà alcuna sottomissione" dopo che gli Usa hanno imposto tassi del 25% sulle importazioni dal Messico. "È un momento decisivo per il Messico, dipenderà da cosa accadrà nei giorni prima di domenica. Non ci sarà alcuna sottomissione, siamo una grande nazione", ha detto la presidente. Pur assicurando che l'economia messicana "sta andando bene", Sheinbaum ha sottolineato che "se le circostanze continuano, guarderemo al Canada e ad altri Paesi" ed ha aggiunto che la chiamata programmata con il presidente Trump potrebbe aver luogo domani. 


L'utilizzo della base navale statunitense di Guantanamo per ospitare 30mila immigrati clandestini, come è intenzione dell'Ammnistrazione Trump, potrebbe venire ben presto ridimensionato: è quanto riporta la rete televisiva Nbc. Un primo problema risulta infatti il costo elevato del trasporto: fino a 27mila dollari a persona, utilizzando i C-130 dell'Us Air Force; un altro è che la struttura non ha né acqua corrente né aria condizionata ed è totalmente inadatta a ospitare un numero così elevato di persone. Fonti del Pentagono ritengono quindi che la via di uscita più probabile sia quello di rinchiudere gli immigrati nelle basi militari sul territorio degli Stati Uniti, se non altro per motivi di costo; attualmente Guantanamo ospita solo 20 persone.


Se i dazi al 25% da parte degli Stati Uniti al Messico verranno confermati, il Paese potrebbe cercare contatti e alleanze con il Canada e altri Paesi. Lo ha detto la presidente messicana, Claudia Sheinbaum, nel corso della conferenza stampa odierna. "Aspettiamo la chiamata con Canada e altri paesi, quello che posso dire è che è un momento definitivo per il Messico, tutto dipende da quello che succede nei prossimi giorni. E si', se queste circostanze proseguiranno, cercheremo il Canada e altri Paesi", ha detto Sheinbaum. "Dobbiamo difendere la sovranità e l'indipendenza del Messico e cercheremo se necessario altri partner commerciali nel quadro di sovranità e dignità", ha aggiunto la presidente. 


La Corte Suprema respinge Donald Trump su Usaid, e stabilisce che devono essere riavviati i due miliardi di dollari di pagamenti dovuti agli appaltatori che hanno già completato il loro lavoro. I saggi, con cinque voti a favore e quattro contrari, hanno bocciato la richiesta del presidente americano di respingere l'ordinanza del tribunale di prima istanza.

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