"Ci stiamo trasformando in un Paese comunista in molti sensi", ha detto polemicamente l'ex presidente Usa
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Donald Trump continua a paragonarsi ad Alexei Navalny, come un perseguitato politico. "Sta accadendo anche nel nostro Paese. Ci stiamo trasformando in un Paese comunista in molti sensi. E se guardate a questo, io sono il candidato principale. E vengo incriminato", ha detto in un dibattito di Fox News in South Carolina. "Navalny è stato una persona molto coraggiosa perché è tornato indietro. Avrebbe potuto stare lontano. E, francamente, probabilmente sarebbe stato molto meglio stare lontano e parlare dall'esterno del Paese invece di rientrare", ha aggiunto.
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"È una cosa orribile, ma sta accadendo anche nel nostro Paese", ha più volte ripetuto l'ex presidente degli Stati Uniti durante un comizio a Greenville. "Sono stato incriminato quattro volte... tutto a causa del fatto che sono in politica, per cose ridicole", ha aggiunto.
Trump ha infine esteso il paragone con la vicenda del dissidente russo alla sua condanna in un processo per frode civile, in cui un giudice di New York gli ha ordinato di pagare 355 milioni di dollari in sanzioni dopo aver scoperto che aveva mentito sulla sua ricchezza per anni. "È una forma di Navalny", ha accusato Trump, "è una forma di comunismo, di fascismo".