Data l'impossibilità di formare un governo, nuove elezioni a soli 6 mesi dalle precedenti. Occhi puntati sugli euroscettici di Iglesias
Si torna a votare in Europa dopo lo shock Brexit. La Spagna, a 6 mesi dalle ultime elezioni, torna alle urne data l'impossibilità di formare un governo. Occhi puntati su Podemos, l'euroscettico movimento di Pablo Iglesias, dato per favorito. Seguono i popolari di Rajoy, primo ministro dal 2011, i socialisti di Sanchez e i centristi di Ciudadanos. Sul voto pesano due incognite: come si schiererà il 20% di indecisi e quale impatto avrà la Brexit.
I protagonisti - Sono quattro i principali protagonisti della tornata elettorale. Da Mariano Rajoy, che punta alla riconferma, a Iglesias, rivelazione delle ultime elezioni.
Rajoy (Partito popolare) - Il premier spagnolo Mariano Rajoy sostiene di essere un uomo normale nella vita privata, ma in politica è noto per essere rigido e caparbio, tanto da candidarsi per la quarta volte alle urne spagnole per il Partito popolare. Il suo punto forte nella campagna elettorale è l'esperienza: galiziano, nato nel 1955 a Santiago di Compostela, nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi locali e nazionali e nel 1981 è diventato deputato del Parlamento della regione Galizia. I suoi tre principali rivali sono invece nati negli anni Settanta e non hanno esperienza di governo.
Pablo Iglesias (Podemos) - Pablo Iglesias è invece una delle rivelazioni spagnole dei tempi recenti. Abile oratore sconosciuto sino a due anni fa, ha forgiato la sua immagine a colpi di dibattiti televisivi ed è riuscito a catturare le simpatie degli elettori delusi con la promessa di "dare l'assalto ai cieli" della politica.
Pedro Sanchez (Psoe) - Sanchez è il candidato del partito socialista spagnolo Psoe. Era per tutti il nome da battere nelle elezioni spagnole del 20 dicembre, da cui però è uscito sconfitto e soprattutto incapace di formare un'alleanza di governo con Ciudadanos. Il socialista, che si presenta come l'immagine del rinnovamento del partito dopo quattro anni all'opposizione, è bersaglio delle critiche del Partito popolare di centrodestra, suo naturale nemico, ma anche delle altre due formazioni emergenti che vogliono sottrarre spazio a destra e sinistra, Ciudadanos e Podemos. Per questi due nuovi partiti, il 43enne economista madrileno rappresenta la "vecchia politica", al pari del primo ministro e candidato del Pp, Mariano Rajoy.
Alberto Rivera (Ciudadanos) - Rivera è il candidato più popolare in Spagna. Il suo partito Ciudadanos, secondo tutti i sondaggi, avrà un ruolo chiave nello scenario che si prospetta, in cui sembra che, ancora una volta, alle urne nessuna forza politica otterrà la maggioranza assoluta. Il giovane politico, 36 anni, giunge alle elezioni con un progetto che nasce da una reazione contro il nazionalismo catalano, progetto per il quale ritiene che sia arrivato il momento giusto.