La mappa a colori della Via Lattea, con l'aggiunta di alcune galassie più lontane
Due miliardi di stelle raccolte nel più grande catalogo di sempre. E' stato presentato il 25 aprile a Berlino, all'interno della mostra internazionale dell'aeronautica e dello spazio. L'autore è il satellite Gaia, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), alla quale partecipa anche l'Italia. Sono 1,5 milioni di giga-byte di dati in tutto, un vero e proprio tuffo a colori nella Via Lattea.
Una mappa a colori della Via Lattea (il video dell'Esa)
Due miliardi di stelle e più di 14mila asteroidi, mai visti finora. Per il direttore dell'attività scientifica dell'Esa, Gunther Hasinger, le osservazione di Gaia "stanno ridefinendo le basi dell'astronomia". Ma il satellite non si è limitato a registrarne la presenza. Ha raccolto misurazioni e dati per un volume di circa 1,5 giga-byte di memoria. Lo ha fatto fra il 2014 e il 2016 e a distanza di quasi due anni i risultati sono evidenti. Per 1,7 miliardi di stelle si conosce la posizione e per l'1,3 addirittura la distanza dal sistema solare, il movimento e i colori. Per una porzione più piccola invece, ne ha rilevato la velocità, la temperatura e la luminosità. Il satellite è anche riuscito a catturare la luce di mezzo milione di quasar, cioè di galassie lontane che hanno al centro un gigantesco buco nero che mette energia.
Per avere un'idea della mole di lavoro a cui i ricercatori sono andati incontro bisogna immaginarsi più di 300mila dvd pieni di dati, rilevazioni e immagini. Se n'è occupato il Data Processing and Analysis Consortium, un consorzio che comprende 450 ricercatori e al quale partecipa anche l'Italia con l'Istituto nazionale di astrofisica e l'Agenzia spaziale italiana.