Era l'ultimo nipote ancora in vita di John Rockefeller, il fondatore della compagnia petrolifera Standard Oil.
Addio a uno dei simboli del capitalismo americano: David Rockefeller è morto all'età di 101 anni a New York. Il magnate statunitense è stato il numero uno di Chase Manhattan Bank, l'istituto che poi ha dato vita alla JPMorgan Chase, oltre che uno dei fondatori del gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale. Era l'ultimo nipote ancora in vita di John Rockefeller, il fondatore della compagnia petrolifera Standard Oil.
Rockefeller è morto per insufficienza cardiaca nel sonno nella sua abitazione a Pocantico Hills, nello Stato di New York. "Il capitalismo americano ha portato più benefici alla gente che qualsiasi altro sistema al mondo in ogni momento storico. Il problema è accertarsi che il sistema si muova il più efficacemente e onestamente possibile", aveva detto. Pur non avendo mai cercato incarichi pubblici a differenza del fratello Nelson, che è stato governatore di New York, David Rockefeller è stato un emissario del capitalismo occidentale: in 40 anni sulla scena mondiale ha incontrato 200 capi di stato, ed è stato ogni volta ricevuto come uno di loro.
Di certo il cognome Rockefeller ha aiutato, ma la sua popolarità era dovuta alla sua personalità affabile, alla sua gentilezza e al rispetto mostrato nei confronti di tutti nonostante la sua ricchezza. Una ricchezza che lo ha reso generoso: sulle orme del nonno e del padre, è stato un grande filantropo, spingendo sull'arte ma anche sul cambiamento climatico. Una generosità che lo ha accompagnato fino alla fine: per celebrare i suoi 100 anni ha donato 404 ettari di terreno nei pressi del parco nazionale del Maine.
Laureatosi a Harvard nel 1936 e con un dottorato in economia dell'Università di Chicago, David Rockefeller ha iniziato la propria scalata in Chase Bank poco dopo aver servito nell'esercito durante la Seconda Guerra Mondiale. Una scalata che lo ha portato alla vetta: nel 1955 Chase bank ha convolato a nozze con Manhattan Bank, in quello che è stato il primo passo verso la creazione di JPMorgan Chase. "Con la sua vita ha lasciato un marchio positivo e indelebile nel mondo come leader nella filantropia, nelle arti e negli affari", ha detto Jamie Dimon, amministratore delegato di JPMorgan. "E' stato un consigliere di grande valore per i presidenti di tutti i partiti", ha aggiunto l'ex presidente George W. Bush, definendolo un "amico formidabile".