Avrebbe contratto il virus in Africa. L'altro sospetto contagio riguarda un giovane originario del Togo, ricoverato a Cipro
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Due casi sospetti di Ebola in Europa. Il primo è nella parte settentrionale dell'isola di Cipro, sotto occupazione militare turca, il secondo riguarda una donna ricoverata a Parigi. Nell'isola il paziente è uno studente di 26 anni originario del Togo, come riferisce il giornale turco-cipriota "Chavantis": il giovane è stato trasferito nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Nicosia Nord dove è stato posto in quarantena.
Parigi, paura per una donna rientrata dall'Africa - Nell'ospedale Bichat si teme per una donna che avrebbe contratto il virus in Africa: fino ad ora il caso era stato considerato "sospetto", ma è diventato "probabile" dopo i nuovi controlli dell'Istituto di vigilanza sanitaria. Si attendono nuove analisi al Pasteur di Lione: gli esiti saranno resi noti venerdì sera.
Cipro: attese le analisi sullo studente - Il giovane originario del Togo, ora a Cipro, avrebbe in un primo tempo avuto una forte febbre e per questo motivo è stato ricoverato in una clinica di Famagosta, ma il personale sanitario ha poi preferito trasferirlo per precauzione nel reparto malattie infettive dell'ospedale di Nicosia Nord. Tra qualche giorno, secondo il giornale, si conosceranno i risultati delle analisi cliniche per la conferma o meno della diagnosi.
Nessun sospetto contagio a Praga - Rientra l'allarme a Praga, dove un uomo che presentava sintomi del virus è stato ricoverato nell'ospedale Bulovka, come ha detto il portavoce dell'ospedale Martin Salek. L'uomo, 56 anni, era di recente tornato dalla Liberia, ma i test sono risultati negativi. "E' rientrato in Repubblica Ceca con sintomi analoghi a quelli del virus Ebola, ma potrebbe trattarsi anche di un'altra malattia, come la febbre Dengue - aveva detto Salek.
Serbia, 700 sotto osservazione - In Serbia 708 persone sono state poste sotto osservazione per sospetto contagio. Tra di loro, 92 sono tornate da Paesi interessati dall'epidemia. A darne notizia è stato il ministero della Sanità a Belgrado, sottolineando che sono stati rafforzati i controlli e le misure di prevenzione. Questo anche alla luce dell'allarme propagatosi a Skopje, in Macedonia, dove un britannico è morto con sintomi analoghi a quelli dell'Ebola. Le autorità macedoni hanno smentito che l'uomo sia stato ucciso dal virus.
Non è infetta l'infermiera australiana - E' risultata invece negativa alle analisi, dopo un ricovero sospetto, l'infermiera australiana di 57 anni tornata pochi giorni fa dopo un mese di lavoro con la Croce Rossa in un ospedale per malati di Ebola in Sierra Leone. Sue Ellen Kovack era tornata in apparente buona salute alla sua città di Cairns nel nordest del Paese, ma si era presentata martedì mattina in ospedale con una lieve febbre.
Texas, cessato allarme per il sergente di polizia - Non era Ebola neanche il caso del sergente di poliza ricoverato in Texas in osservazione per sintomi sospetti: l'uomo, che aveva accompagnato i responsabili del Comune in casa della compagna del "paziente zero" Thomas Duncan, è in buone condizioni, "senza febbre, vomito o diarrea", indica in una nota il Texas Health Presbyterian. "Le sue condizioni attuali non sono quelle di un malato di Ebola ai primi stadi", informa il comunicato, e i risultati delle analisi di laboratorio preliminari sono "nella norma".