Fotogallery - Ecuador, uomini armati irrompono in diretta tv: la fuga dei dipendenti e la risposta della polizia
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Almeno 17 persone, tra cui due agenti delle forze dell'ordine, sono state uccise nelle violenze. Un gruppo di narcos ha fatto irruzione in diretta tv nello studio di un canale pubblico
L'Ecuador è sempre più nel caos e a un passo dalla guerra civile. Dopo la decisione del presidente Daniel Noboa di decretare lo stato di emergenza, diverse organizzazioni di narcotrafficanti hanno condotto una serie di azioni di rappresaglia in tutto il territorio nazionale. Un commando ha fatto irruzione in diretta tv nello studio di un canale pubblico nella città di Guayaquil. In tutto il Paese sono stati segnalati scontri, saccheggi nei centri commerciali e auto date alle fiamme. Il Perù ha intanto disposto l'invio immediato di forze speciali di polizia al confine con l'Ecuador.
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Nel pomeriggio di martedì un gruppo di uomini armati e incappucciati ha fatto irruzione in uno studio del canale pubblico, in diretta, della città di Guayaquil, da mesi epicentro da mesi delle violenze. Nelle drammatiche immagini trasmesse in diretta, che hanno fatto il giro del mondo sui social, si sono visti gli aggressori, vestiti con tute sportive, con in mano granate e fucili mitragliatori, prendere in ostaggio diversi giornalisti e tecnici, minacciandoli di morte. Dopo mezz'ora di panico, le luci dello studio si sono spente e si è solo potuto sentire l'arrivo delle forze speciali della polizia: a quanto è stato successivamente riferito, gli agenti sono riusciti a liberare gli ostaggi.
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Durante l'assalto alla tv il presidente, Daniel Noboa, ha dichiarato che è in corso un "conflitto armato interno" nel paese, chiedendo per decreto lo spiegamento e l'intervento immediato delle forze di sicurezza contro il crimine organizzato. Noboa ha identificato come "terroristiche" e "attori non statali" alcune delle più potenti organizzazioni criminali di narcotraffico attive sul territorio: Aguilas, AguilarKiller, AK47, Dark Knights, ChoneKiller, Choneros, Corvicheros, Cuartel de las Feas, Cubanos, Fatales, Gánster, Kater Piler, Lagartos, Latin Kings, Lobos, Los p .27, Los Tiburones, Mafia 18, Mafia Trébol, Patrones, R7 e Tiguerones.
Dopo l'assalto alla tv e l'annuncio di Noboa, a Guayaquil è scoppiata la violenza: nel corso della giornata si sono registrati diversi attacchi contro la popolazione civile e la polizia. Un commissariato è stato colpito da un attentato, mentre due addetti alla sicurezza di un centro commerciale sono stati freddati dai criminali per aver impedito l'accesso ai locali affollati. In tutto si contano 17 morti e 3 feriti, mentre 14 persone sono state arrestate.