FOLLA PER IL PONTEFICE

Ecuador, un milione di persone per il Papa

Nella sua omelia a Guayaquil il Pontefice ha difeso la famiglia, ricordando che i servizi ai nuclei familiari "non sono elemosina, ma debito sociale"

06 Lug 2015 - 21:51

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I servizi alla famiglia "non sono una forma di elemosina, ma un autentico 'debito sociale' nei confronti dell'istituzione familiare che tanto apporta al bene comune". Lo ha detto il Papa nella messa a Guayaquil, davanti a oltre un milione di persone, nel secondo giorno della sua visita in Ecuador. "La famiglia, oltre a dare la vita, trasmette la tenerezza e la misericordia divina", ha aggiunto il Pontefice.

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"Dio trasforma ciò che è impuro" - "Nella famiglia - ha detto il Papa nell'omelia - i miracoli si fanno con quello che c'è, con quello che siamo, con quello che uno ha a disposizione, molte volte non è l'ideale, non è quello che sogniamo, e neppure quello che 'dovrebbe essere'. In ciascuna delle nostre famiglie e nella famiglia comune che siamo, nulla si scarta, niente è inutile". Papa Francesco ha quindi invitato a pregare per ciò che sembra "impuro" perché Dio "possa trasformarlo in miracolo".

"Solitudine e disoccupazione minano la famiglia" - "La mancanza di vino" come alle nozze di Cana, cioè la mancanza di gioia nella vita delle famiglie, ha poi denunciato il Papa, è quella dei giovani che sentono che in casa non c'è più amore, delle donne sole, degli anziani lasciati fuori dalle feste di famiglia, degli uomini che non hanno lavoro. Poi, continuando nelle riflessioni su molti dei temi che saranno al centro del sinodo della famiglia in agenda in autunno, Bergoglio ha sottolineato: "Dio si avvicina sempre alle periferie di coloro che sono rimasti senza vino, di quelli che hanno da bere solo lo scoraggiamento; Gesù ha una preferenza per versare il migliore dei vini a quelli che per una ragione o per l'altra ormai sentono di aver rotto tutte le anfore".

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