Sei mesi di carcere con la condizionale per la popstar Sherine, che aveva scherzato sulle acque del fiume con i suoi fan. Sei mesi per "diffusione di false notizie"
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E' stata condannata a sei mesi per aver irriso l'inno patriottico egiziano ricordando che bere l'acqua del Nilo rischia di portare malattie. Per Sherine Abdel Wahab, la cantante egiziana che si è presa gioco del "sacro fiume", la pena è stata sospesa con la condizionale, ma intanto è scattata la sentenza di primo grado emessa dalla Corte penale de Il Cairo.
La pop star, conosciuta semplicemente con il nome di Sherine, aveva scherzato con i suoi fan suggerendo loro di non bere quell'acqua perché "rischi di beccarti la schistosomiasi. Bevi Evian, è meglio". Erano bastate queste parole per finire sul banco degli accusati e anulla erano valse le scuse postate sulla sua pagina Facebook. In Egitto erano fioccate le proteste e a carico di Sherine erano arrivate due denunce, tra cui una per "oltraggio allo Stato egiziano".
La Corte egiziana che l'ha condannata ha motivato la sentenza dicendo che la nota cantante si è resa colpevole di diffusione di "false notizie": resterà libera su cauzione in attesa di un procedimento in appello.
Nel video che l'ha fatta finire nella bufera, ripreso quattro mesi fa negli Emirati Arabi Uniti, si vede l'artista, 37 anni, che si mette a scherzare con un fan quando questi le chiede di intonare l'inno patriottico "Hai mai bevuto l'acqua del Nilo?". E' a questa domanda che arriva la risposta ironica della "regina delle emozioni", finita subito nei guai. Ora per lei, che era comunque assente nell'aula di tribunale al momento della sentenza, si apre il procedimento di appello.