Stando ai seggi scrutinati l'euroscettico Norbert Hofer avanti di un soffio sullo sfidante ecologista Alexander Van der Bellen.Situazione opposta con gli exit poll che conteggiano anche i voti per posta
Ballottaggio al cardiopalma alle presidenziali in Austria, dove il vincitore della sfida tra il candidato ultranazionalista Norbert Hofer e il verde Alexander Van der Bellen sarà stabilito solo dopo lo scrutinio dei voti per corrispondenza. Dopo lo scrutinio di tutti i seggi elettorali Hofer è in vantaggio con il 51,93%. Gli exit poll, che tengono conto dei circa 800mila voti per posta, danno invece Van der Bellen in testa per circa 3.000 voti.
Comunque vada, il bicchiere è mezzo pieno oppure mezzo vuoto, secondo i punti di vista: Van der Bellen può rimarcare di aver recuperato dal primo turno uno svantaggio di 14 punti su Hofer, unendo praticamente tutte le forze moderate e di centrosinistra del Paese. Il suo rivale Hofer può invece rivendicare di aver ricevuto un voto su due, nonostante tutti i moniti lanciati a livello nazionale ed europeo.
Elezioni storiche, al ballottaggio i leader dell'opposizione - Queste elezioni presidenziali hanno tutte le caratteristiche per entrare nella storia: al primo turno i candidati dei due partiti di maggioranza, i socialdemocratici Spoe e i popolari Oevp, sono usciti pesantemente sconfitti, e al ballottaggio sono arrivati i candidati di due partiti d'opposizione. L'alta affluenza alle urne del 70% dei 6,4 milioni aventi diritto, con un record assoluto di voti per corrispondenza, testimonia il clima teso.
Un Paese spaccato in due - Chiunque vinca, le urne fotografano un Paese spaccato in due. Hofer ha stravinto nelle zone rurali dell'Austria, mentre Van der Bellen si è imposto nettamente nei grossi centri urbani, vincendo in otto su nove capoluoghi regionali e soprattutto a Vienna.
Per il governo Spoe-Oevp, sotto la guida del neo-cancelliere Christian Kern, inizia ora una difficile rincorsa per recuperare consensi. Al più tardi nel 2018, ma forse già nella primavera dell'anno prossimo, sarà rinnovato il Nationalrat, il Parlamento, e secondo i sondaggi si delinea una netta vittoria degli ultranazionalisti. C'è chi teme già adesso un possibile duo Norbert Hofer capo di Stato e Heinz Christian Strache cancelliere, un'ipotesi mai immaginata nemmeno da Joerg Haider, il leader della Fpoe morto nel 2008 in un incidente stradale.
Hofer: "Sarò il presidente di tutti" - In attesa dei risultati definitivi, i due candidati sono arrivati assieme davanti alle telecamere della tv pubblica Orf. Per una volta Van der Bellen e Hofer si sono detti d'accordo sul fatto che al prossimo presidente spetterà il compito difficile di unire un Paese profondamente diviso. "Speravo di poter dormire stanotte serenamente, per farlo dovrò aspettare domani. Sarò il presidente di tutti", ha detto Hofer. "Gli austriaci - ha aggiunto - hanno dimostrato che non si fanno più imporre la decisione su chi votare, ma scelgono liberamente".
Van der Bellen: "Dopo il voto inizierà il confronto" - Van der Bellen ha stretto la mano al suo rivale. "Ci siamo presentati con programmi diversi e in modo diverso, ma dopo il voto è giusto sedersi a un tavolo e confrontarsi in modo disteso", ha detto, aggiungendo che le sfide sono la disoccupazione e il rilancio dell'economia.