Il presidente governerà con il primo ministro e la maggioranza che usciranno dalle elezioni politiche dell'11 e 18 giugno indette per rinnovare Assemblée Nationale e Senato
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Domenica 7 maggio quasi 47 milioni di francesi sono chiamati di nuovo alle urne per scegliere l'undicesimo presidente della Quinta Repubblica. Dopo il primo turno del 23 aprile, il successore di François Hollande sarà il centrista Emmanuel Macron o l'estremista di destra Marine Le Pen.
Quando si vota - Come per il primo turno, urne aperte dalle 8 alle 20, senza la regola del passato che prevedeva la chiusura dei seggi dei centri più piccoli alle 18 e che ha reso possibili "fughe" di risultati in anticipo.
Chi può votare - Votano alle presidenziali tutti i cittadini francesi che hanno almeno 18 anni e godono dei diritti civili e politici. Requisito fondamentale è essere iscritto alle liste elettorali.
Gli elettori d'oltre mare - Non tutti i cittadini francesi voteranno però nello stesso fuso orario. Per decreto, infatti gli elettori dei dipartimenti d'oltremare, Polinesia francese, Guadalupa, Martinica, Guyana, Saint Pierre e Miquelon, Saint-Barthélemy e San Martin andranno alle urne sabato 22 aprile e sabato 6 maggio. L'esito - I primi dati saranno resi pubblici dalle 20.00, subito dopo la chiusura delle urne, ma si tratterà di exit poll e stime sull’affluenza. Il risultato definitivo arriverà il 26 aprile. I risultati definitivi del secondo turno saranno comunicati entro e non oltre il 17 maggio.
Chi si può candidare - Per candidarsi all'Eliseo occorre presentare al Consiglio costituzionale una lista di 500 firme di "patrocinatori" (parlamentari, sindaci o consiglieri regionali). Ogni candidato ha dovuto depositare una dichiarazione dei propri redditi e proprietà a una Authority della trasparenza, che le ha pubblicate on line. Elezioni primarie sono state organizzate soltanto dalla destra dei Rèpublicains, dai socialisti e dai verdi di Europe-Ecologie.
Presidente, governo e parlamento - Il presidente eletto governerà con il primo ministro e la maggioranza che usciranno dalle elezioni politiche dell'11 e 18 giugno indette per rinnovare Assemblée Nationale e Senato. Per la prima volta nella Quinta repubblica, il presidente in carica, il socialista Francois Hollande, ha deciso di non presentarsi per un secondo mandato.
Il sistema elettorale - Il sistema elettorale, a scrutinio uninominale maggioritario a due turni, prevede il ballottaggio a meno che uno dei candidati non superi il 50 per cento già al primo turno, una circostanza che non si è mai verificata finora. Il presidente eletto resta all'Eliseo per cinque anni, come ha voluto la riforma costituzionale di Jacques Chirac, che nel 2000 ha diminuito da sette anni a cinque il mandato presidenziale per evitare le cosiddette “coabitazioni” fra un presidente e una maggioranza parlamentare di schieramenti politici diversi. Quella presidenziale è una carica creata nel 1848, anno della costituzione della seconda Repubblica francese. Dal 2008 la Costituzione prevede al massimo due mandati consecutivi: François Mitterrand e Jacques Chirac sono stati sino ad ora gli unici ad avere bissato l'incarico.