Elezioni legislative, Francia al voto per il rinnovo del Parlamento
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La premier Borne: "Paese a rischio". La coalizione del presidente francese perde diversi "fedelissimi". Cresce l'alleanza di sinistra guidata da Jean-Luc Mélenchon
Emmanuel Macron perde la maggioranza assoluta alle elezioni legislative francesi. Dal voto esce un'Assemblea nazionale divisa, rivoluzionata dal ballottaggio. In testa ci sono i partiti dell'alleanza presidenziale Ensemble!, che conquista però solo la maggioranza relativa di 247 deputati, molto al di sotto dei 289 necessari per la maggioranza assoluta, in un'Assemblea che conta 578 seggi. Sale la sinistra, boom del Rassemblement Nationale di Marine Le Pen con i suoi 90 deputati.
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Alla coalizione di Macron 247 seggi - La coalizione presidenziale è composta da Renaissance, il nuovo nome della macroniana République en Marche, che conquista 166 seggi, dai centristi MoDem (47 seggi), da Horizons (28) e da altri minori (6). In totale, la coalizione ha perso cento seggi rispetto al 2017.
Alla sinistra 147 parlamentari - Sale la sinistra, con 147 seggi alla coalizione Nupes: 84 alla France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, 29 ai socialisti, 21 ai Verdi e 13 ai comunisti. E 8 da "altri di sinistra".
90 deputati per il Rassemblement - Il Rassemblement avrà 90 deputati, davanti a Mélenchon, mentre i Républicains neogollisti, alleati con i centristi UDI, resistono al quarto posto con 68 seggi. Un risultato storico per il partito, che finora non aveva neanche i 15 deputati necessari a formare un proprio gruppo in Parlamento (con 6 deputati).
Sconfitti diversi fedelissimi di Macron - Diversi fedelissimi del presidente Macron sono stati sconfitti in questo secondo turno. Il ministro della Salute, Brigitte Bourguignon, è stata battuta nella sua circoscrizione, la sesta del Pas-de-Calais, arrivando seconda dietro a Christine Engrand, candidata del Rassemblement National. Bourguignon dovrà dunque lasciare il governo. Sconfitti anche il presidente dell'Assemblea Nazionale, Richard Ferrand, e il capogruppo di En Marche in Parlamento, Christophe Castaner.
Mélenchon: "La sconfitta di Macron è totale" - La "sconfitta" del partito del presidente Emmanuel Macron "è totale e non c'è nessuna maggioranza", ha affermato Mélenchon, commentando i risultati delle legislative francesi. "Noi non rinunciamo all'ambizione di governare il Paese".
Le Pen: "Il miglior risultato della nostra storia" - "Siamo riusciti a eleggere un gruppo molto forte di deputati all'Assemblea, che d'ora in poi sarà ancora più nazionale. Sarà di gran lunga il più numeroso della storia della nostra famiglia politica", ha commentato la Le Pen.
"Abbiamo fatto di Macron un presidente di minoranza" - "Il popolo ha parlato", ha proseguito Le Pen. "I francesi hanno deciso di inviare all'Assemblea un gruppo parlamentare molto potente di deputati del Rassemblement national, che sta diventando un po' più nazionale". La leader della destra si è detta soddisfatta di aver raggiunto i suoi obiettivi: fare di Emmanuel Macron "un presidente di minoranza" e perseguire la riorganizzazione politica "essenziale al rinnovamento democratico", che prenda atto del "trionfo dell'idea salvifica della nazione". Le Pen ha promesso un'opposizione "ferma, senza collusione" ma "responsabile" e "rispettosa delle istituzioni".
La premier francese: "Il Paese è a rischio" - Prendendo la parola per la coalizione presidenziale sconfitta alle legislative, la premier francese Elisabeth Borne ha affermato che la situazione "inedita" creata dal voto "rappresenta un rischio per il nostro Paese viste le sfide che dobbiamo affrontare, sia sul piano nazionale sia internazionale". Il voto "dovremo rispettarlo e trarne le conseguenze" ha aggiunto la Borne, lanciando un appello alle forze politiche "di buona volontà" a "unirsi" e a lavorare per "costruire una maggioranza d'azione" per la Francia, dando vita a "compromessi".