La Nato denuncia: "Condizioni di voto impari, indagare su violazioni". "Nessun Paese terzo interferisca nei risultati di queste elezioni, si tratta di una questione interna", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov
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La tensione in Georgia, dopo le elezioni vinte dal partito filorusso al governo, sale sempre di più. Anche la Nato contesta il risultato elettorale e lo fa attraverso il portavoce, Farah Dakhlallah: "La Missione internazionale di osservazione elettorale ha rilevato la disparità di condizioni in cui si sono svolte le elezioni in Georgia, che mina la fiducia dei cittadini nel risultato. Le segnalazioni di violazioni elettorali devono essere indagate a fondo". Tenta di gettare acqua sul fuoco il premier ungherese Viktor Orban, arrivato in visita a Tbilisi: "La Georgia è uno stato conservatore, cristiano e pro-Europa. Invece di inutili prediche, hanno bisogno del nostro sostegno nel loro percorso europeo". Ma nella capitale in migliaia si sono radunati per protestare.
Migliaia di manifestanti si sono riuniti stasera, 28 ottobre, nel centro di Tbilisi per protestare contro il risultato elettorale che ha assegnato la vittoria al partito di governo Sogno Georgiano. Lo si vede dalle immagini trasmesse in diretta dalla televisione Formula. La manifestazione è stata indetta dalle opposizioni, guidate dalla presidente Salome Zourabichvili.
Anche la Russia è intervenuta dopo l'invito di Stati Uniti, Unione Europea e Nato a chiarire le accuse delle opposizioni di possibili frodi elettorali. "Ora è molto importante che nessun Paese terzo interferisca nei risultati di queste elezioni, si tratta di una questione interna della Georgia", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
"Non c'è un solo motivo per cui Putin debba avere voce in capitolo sul futuro dei giovani ucraini, moldavi o georgiani. Da molti anni ormai, il popolo della Georgia lotta e si batte per la democrazia. Hanno il diritto di sapere cosa è successo questo fine settimana. Hanno il diritto di vedere che le irregolarità elettorali siano indagate in modo rapido, trasparente e indipendente. I georgiani, come tutti gli europei, devono essere padroni del proprio destino", ha affermato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.
Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha assicurato che l'integrazione del Paese nell'Unione europea rimane "la priorità" per Tbilisi, nonostante le forti critiche dell'opposizione, che accusa il partito al governo di autoritarismo filorusso. Kobakhidze ha dichiarato ai giornalisti che "la nostra principale priorità in politica estera è, ovviamente, l'integrazione europea", affermando di "aspettarsi che le relazioni" con Bruxelles si riallaccino dopo le forti tensioni degli ultimi mesi. "Si farà di tutto per garantire che la Georgia sia pienamente integrata nell'Ue entro il 2030", ha promesso.
Intanto, sulla visita di Viktor Orban - che si è congratulato con il partito di governo "Sogno Georgiano" per la "schiacciante vittoria" alle elezioni - a Tbilisi, l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, ha affermato che il primo ministro ungherese "non rappresenta" l'Unione europea. "Il presidente di turno dell'Unione non ha alcuna autorità in politica estera", ha aggiunto Borrell.
Dello stesso avviso è l'eurodeputata dei Verdi Marketa Gregorova, parte del team di osservatori inviato dal Parlamento Ue a Tbilisi. "Viktor Orban oggi (lunedì, 28 ottobre, ndr) non rappresenta l'Ue in Georgia. Ancora una volta, Orban sta sfruttando la presidenza del Consiglio ungherese per servire i propri interessi, favorendo gli alleati filorussi e diffondendo disinformazione", ha dichiarato. "Queste elezioni sono state tutt'altro che democratiche. In qualità di osservatore ufficiale del Parlamento europeo, la nostra missione ha assistito a votazioni ripetute, intimidazioni degli elettori, aggressioni fisiche e persino a casi di individui che hanno votato più volte. Tutte le violazioni segnalate durante la giornata elettorale devono essere indagate e affrontate", ha aggiunto l'eurodeputata.
"La Russia ha cercato di influenzare le elezioni in Georgia. Stiamo seguendo gli sviluppi, l'Ue si aspetta che l'autorità elettorale in Georgia compia il suo dovere e porti avanti un'indagine indipendente sulle accuse di frode elettorale. Le irregolarità devono essere chiarite. Le elezioni saranno discusse al prossimo Consiglio Affari Esteri e Michel ha già espresso l'intenzione di discutere la questione al prossimo Consiglio". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Nabila Massrali. "La visita di Viktor Orban in Georgia avviene nel solo contesto delle relazioni bilaterali tra Ungheria e Georgia. Il primo ministro Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell'Ue per visitare Tbilisi e la posizione dell'Ue è chiara ed è stata espressa nella dichiarazione dell'Alto Rappresentante", ha proseguito la portavoce della Commissione europea.
Gli Stati Uniti hanno chiesto un'inchiesta su possibili frodi elettorali.