In calo l'affluenza che resta comunque notevole, con il 76,6%. Alle politiche del 2017 l'80% degli aventi diritto si recarono alle urne
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I popolari di Sebastian Kurz stravincono le elezioni politiche in Austria. Crollata l'ultradestra e in calo i socialdemocratici. Quando manca ancora lo scrutinio delle schede per corrispondenza, la Oevp vola al 38,4% (+6,9 rispetto all'ultima tornata elettorale), i socialdemcoratici Spoe si fermano al 21,5% (-5,3) e la ultradestra Fpoe crolla al 17,3% (-8,7). I Verdi crescono al 12,4% (+8,6) e i liberali Neos al 7,4% (+2,1).
Kurz: "Successo di dimensioni inattese" - "Eravamo convinti che avremmo incassato un bel risultato, ma un successo di questa portata non se lo aspettava nessuno". Lo ha detto il leader dei popolari austriaci Sebastian Kurz salutando dal palco a Vienna i suoi sostenitori e aggiungendo che "sono stati quattro mesi difficili, ma gli austriaci ci hanno riportati qui. Di solito non mi mancano le parole, ma oggi ne sono vicino. Si tratta di un grande voto di fiducia che noi rispetteremo. Faremo del nostro meglio per questo bellissimo Paese".
Le politiche del 2017 - Rispetto alle politiche del 2017, l'ultradestra della Fpoe è in caduta libera e perde 10 punti (secondo gli ultimi dati arretra ancora al 16%). I popolari di Kurz guadagnano invece 5,7 punti (al 37,2%). I socialdemocratici Spoe, pur arrivando secondi, scendono al 22% (meno 4,9 punti rispetto al 2017). Tra i vincitori di questa tornata elettorale ci sono invece i Verdi, che dopo una legislatura fuori dal Parlamento tornano nel Nationalrat con il 14,3%, riconquistando oltre 10 punti. Anche i liberali Neos salgono di 2,1 punti (al 7,4%).
Lo scenario - Con la probabile uscita di scena dal tavolo di governo della Fpoe, il leader dei popolari austriaci ha in sostanza due opzioni: una Grosse Koalition con i socialdemocratici, che risultano al secondo posto, oppure una maggioranza con i Verdi. Si tratterebbe di una novità assoluta a livello nazionale, ma già collaudata nel Land Tirolo. Kurz può, inoltre, vantare il più grande distacco tra primo e secondo partito dal dopoguerra, ovvero il 15,4% sulla Spoe.
Verdi: "Coalizione solo se da Kurz radicali cambiamenti" - Il capo dei Verdi austriaci, Werner Kogler, forte del grande successo alle elezioni legislative, ha fatto sapere che può prendere in considerazione una coalizione con Kurz ma soltanto se l'ex cancelliere effettua un "cambiamento radicale" di direzione rispetto alla sua precedente alleanza con l'estrema destra. "Abbiamo bisogno di un segnale di inversione di rotta", ha aggiunto.
Ibizagate - Queste elezioni anticipate erano state indette dal 33enne Kurz il 18 maggio, dopo che lo scandalo Ibizagate ha travolto il partito di estrema destra facendo implodere la coalizione che era al governo, composta appunto dai conservatori di Kurz e dall'Fpoe. Lo scandalo era scoppiato per un video, girato di nascosto nel 2017 sull'isola di Ibiza e diffuso il 7 maggio, in cui si vedeva il leader dell'Fpoe, Heinz-Christian Strache, proporre appalti pubblici a quella che riteneva una oligarca russa, in cambio di fondi occulti. Strache si dimise da vicecancelliere nonché dalla guida del partito. Da allora l'Austria è stata guidata da un governo ad interim al cui timone c'é il magistrato Brigitte Bierlein.