L'imprenditore ha spiegato come quello che conta per Wall Street sia "l'esecuzione. Quindi, dal punto di vista degli investitori, se sto prendendo qualcosa dovrei continuare a farlo"
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Elon Musk è tornato a parlare del suo consumo di ketamina, affermando che "è nel miglior interesse degli investitori" di Tesla e delle altre società di cui è alla guida. In un'intervista all'ex conduttore della Cnn Don Lemon, l'imprenditore ha spiegato come quello che conta per Wall Street sia "l'esecuzione. Quindi, dal punto di vista degli investitori, se sto prendendo qualcosa dovrei continuare a farlo". Nei mesi scorsi, il Wall Street Journal aveva riportato che i manager di Tesla e SpaceX erano preoccupati per l'uso di droghe ricreative da parte di Musk. Il miliardario aveva risposto di aver sempre superato tutti i test antidroga.
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Musk ha inoltre affermato che il suo uso di ketamina è prescritto periodicamente dal medico. "Ci sono dei momenti in cui nel mio cervello c'è uno stato chimico negativo simile alla depressione" e la sostanza lo allevia.
Il patron di Tesla ha poi affermato come la ketamina lo aiuti "a uscire dalla negatività". "Non penso di averne abusato: lavoro 16 ore al giorno e non ci sono situazioni in cui posso permettermi di essere fuori gioco", ha aggiunto il miliardario, precisando di aver parlato in passato su X del suo uso della sostanza per aiutare altre persone. Nei mesi scorsi, secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, i manager di Tesla e SpaceX si erano detti preoccupati dall'uso di droghe ricreative da parte di Musk. Il magnate visionario aveva risposto con rabbia e rispedito seccamente al mittente le indiscrezioni, dicendo di non essere mai risultato positivo ai test sulle sostanze stupefacenti in tre anni.
Nella lunga intervista a Lemon, Musk ha raccontato il suo recente incontro con Donald Trump in Florida ("Ero a casa di un amico per colazione ed è venuto. Non mi ha chiesto donazioni e non pagherò i suoi conti legali") e si è detto "ottimista" sul futuro di X. "I ricavi pubblicitari stanno aumentando, e anche quelli dagli abbonamenti", ha messo in evidenza, ribadendo che la sua aspirazione è quella di rendere la "vita multi planetaria". Fra le numerose sfide di Elon Musk c'è anche quella dell'intelligenza artificiale. Il miliardario, come promesso, ha reso "open source" la sua chatbot Grok, la rivale di ChatGPT, intensificando lo scontro con OpenAI, alla quale ha fatto causa per aver tradito la sua missione originaria. Rendendo il codice aperto a tutti, Musk ha alimentato ulteriormente il già intenso dibattito sull'intelligenza artificiale, confermando con i fatti la sua convinzione. E cioè che una tecnologia così importante come l'IA non può essere controllata unicamente da giganti come Google e Microsoft, che è partner di OpenAI.