Il sindaco di Milano dice di avere "le prove" sulle inadempienze di Amsterdam
© lapresse
Il Comune di Milano ricorre alla Corte dei Conti europea contro l'assegnazione all'Olanda della sede Ema. Lo ha annunciato il sindaco, Beppe Sala, rendendo pubblici i documenti - ottenuti con la richiesta di accesso agli atti della stessa amministrazione - che proverebbero le inadempienze di Amsterdam. "Oggi il governo olandese è stato costretto a rendere pubblici gli atti che aveva secretato - spiega Sala -, e abbiamo capito che i sospetti erano fondati".
Secondo il sindaco Sala, che ha mostrato il documento durante una diretta col tg de La7, dimostrerebbe che le due sedi temporanee proposte dall'Olanda nel dossier di candidatura - il Tripolis-Burgerweeshuispad 200 e l'Infinity Business Center-Amstelveenseweg 500 - sono scomparse. "La nuova sede che propongono - prosegue Sala - è diversa e non ha nemmeno le dimensioni sufficienti. Pensate se avessimo fatto una cosa del genere noi italiani...". "A questo punto - conclude Sala - aggiungo un ricorso alla Corte dei Conti europea, perché qui si configura un danno per i cittadini europei e quindi anche per le nostre tasche"
Oggi l'Ema ha dato spunto anche a una polemica politica in piena campagna elettorale. "Garantisco che l'agenzia tornerà a noi perché in Europa ho vinto tante battaglie", ha detto Silvio Berlusconi, ricordando agli imprenditori di Assolombarda che l'assegnazione della nuova sede dell'Agenzia europea del farmacol'hanno "decisa un certo giorno a Bruxelles, dove non c'era il sindaco di Milano, non c'era il ministro della Salute, non c'era il ministro degli Esteri e non c'era il presidente del Consiglio". Immediata la risposta, via social, del sindaco di Milano: "Prego il Presidente di Forza Italia di astenersi da facili battute su Ema, per rispetto di chi ha dato e sta dando l'anima su questa partita" ha commentato Giuseppe Sala su Twitter.
Intanto è previsto per giovedì 22 febbraio un sopralluogodella commissione Ambiente e Salute dell'Europarlamento adAmsterdam, proprio per verificare lo stato dei lavori relativialla nuova sede dell'Ema.