Pronta la prima bozza del regolamento che potrebbe finalmente far chiarezza sulle procedure per ottenere l'asilo: tempi e modalità uguali per tutti
L'Unione europea prova a gestire l'emergenza migranti e lo fa preparando un progetto di legge che ha un obiettivo ben preciso: creare un sistema "semi-standardizzato" di gestione dei richiedenti asilo. Se il sistema verrà adottato, le domande degli extra comunitari potranno essere gestite in modo uniforme da tutti gli Stati membri. Il piano - di cui è già pronta la prima bozza preparata dalla Commissione Ue - consentirà di traferire i migranti entrati illegalmente in Europa verso Paesi terzi disposti ad accoglierli e renderà più facili le espulsioni degli irregolari.
Non solo: il piano permetterà di fermare lo "shopping" tra i Paesi Ue alla ricerca del sistema d'asilo più generoso, e quindi interromperà gli spostamenti di massa dei migranti da uno stato all'altro come è avvenuto lo scorso autunno lungo la rotta balcanica.
Nella legge c'è anche la proposta di un sistema comune di reinsediamenti per rifugiati, dove saranno però gli stati membri a decidere numeri e Paesi terzi di provenienza, e per cui riceveranno 10mila euro dal bilancio Ue a migrante.
"Queste modifiche creeranno un sistema di procedure di asilo comuni e garantiranno che tutti i richiedenti asilo siano trattati in modo appropriato", ha commentato Dimitris Avramopoulos, commissario Ue all'Immigrazione. Nella forma definitiva, la legge prenderà la forma di un regolamento, vale a dire dello strumento legislativo più stringente e rapidamente applicabile tra tutti quelli che l'Europa può emettere.
Anche i tempi di gestione delle pratiche saranno accelerati: le decisioni sulle domande dovranno essere prese entro massimo 6 mesi e quelle manifestamente infondate in 1-2 mesi, ma sin dall'inizio i migranti avranno gratuitamente diritto a un avvocato, mentre l'assenza di collaborazione o lo spostamento in un altro stato membro provocheranno il rigetto immediato.