Le autorità sanitarie: "Il maggior numero di casi si riscontra in comunità dove il tasso di copertura vaccinale è minore"
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Il presidente americano Donald Trump ha invitato tutti gli americani a vaccinarsi contro il morbillo. L'appello arriva mentre negli Stati Uniti, da New York a Los Angeles, si sta diffondendo l'epidemia, con un numero di casi che è il più elevato dal 2014. Le autorità sanitarie Usa hanno confermato che ci sono 695 casi di morbillo in 22 Stati, e gli esperti sono convinti che la causa sia dovuta a un numero crescente di bambini non vaccinati.
La nuova epidemia è quella con il numero di casi maggiore da quando, nel 2000, la malattia è stata dichiarata sconfitta: da allora ogni anno negli Stati Uniti c'è stato comunque un limitato numero di casi (in media un'ottantina l'anno), ma dal 2011 questo numero è tornato a crescere, e nel 2014 i contagi sono stati 667. "Gli Stati Uniti - sottolinea quindi il segretario alla Salute, Alex Azar - stanno assistendo a un ritorno del morbillo, una malattia che era stata eliminata dal nostro Paese".
E Nancy Messonnier, direttore del Centro nazionale per le vaccinazioni e le malettie respiratorie del Centro per il controllo delle malattia di Atlanta, sostiene che "i timori dei genitori sui vaccini hanno portato a una sottovaccinazione dei bambini per quanto riguarda il morbillo. E la maggior parte dei casi di contagio è proprio in comunità dove le vaccinazioni sono più scarse". Secondo i dati del CDC risalenti al 2017, infatti, solo il 91,5% dei bambini americani risulta vaccinato. E nonostante il ritorno della malattia, sottolinea la Messonnier, "ci sono ancora sacche di persone esitanti davanti ai vaccini, sebbene l'unica protezione contro il morbillo sia proprio la vaccinazione".
Al momento, dei casi segnalati quest'anno, secondo la CNN il 72% sono persone non vaccinate, mentre il rimanente 18% ha una storia vaccinale non chiara o controversa.